I vacanzieri di tutto il mondo si stanno scoprendo amanti delle bevute negli ultimi tempi, cosa che ha portato a un interessante connubio, quello tra turismo e birra. Si tratta di una realtà enogastronomici in continua crescita e, se produttori e artigiani sapranno giocarsi bene le loro carte, tale fenomeno non potrà che crescere ulteriormente. Cosa che porterà a ingenti guadagni per entrambi.
Gli appassionati di Beer&Food
La birra sta diventando sempre più un’attuazione per i turisti.
Le vacanze in bici sono una tendenza importante e già bene avviata, ma il connubio tra turismo e birra ha già illustri predecessori che hanno fatto di questo fenomeno un trampolino di lancio per il futuro. Pensiamo ad esempio all’Oktoberfest, evento che si tiene ogni anno a Monaco di Baviera, in Germania, e che raccoglie tantissimi turisti da tutto il mondo i quali vogliono divertirsi e sorseggiare una buona birra. Una sorta di Beer&Food ante litteram che oggi rientra a pieno titolo nel fenomeno che lega turismo e birra. Del resto, parliamo a tutto gli effetti di un’esperienza culinaria più unica che rara, poiché anche bere una buona bevanda rientra nell’arte della cucina.
Turismo e birra, gli scenari futuri
Gli ultimi studi del settore hanno rivelato che il mondo delle birre continua a sedurre i turisti appassionati e non di questo mondo. Come detto, le visite nei birrifici sono diventati ormai un must per tutti gli appassionati, visto che qui possono assaggiare il prodotto direttamente dove è stato fatto. E magari anche abbinarlo con piatti tipici del luogo, così da avere appunto un’esperienza culinaria a 360 gradi. Non mancano naturalmente coloro che poi decidono di acquistare il prodotto direttamente nel birrificio, così da avere magari anche un piccolo sconto. A tal proposito, i birrifici hanno colto l’occasione per incentivare la vendita dei propri prodotti aprendo anche portali online. Così da stabilire una connessione diretta con il cliente, il quale potrà ordinare il prodotto che gli verrà consegnato direttamente a casa.
Secondo alcuni sondaggi, però, gli appassionati vorrebbero poter vivere la loro passione in maniera più diretta. Ossia, avere la possibilità di provare a produrre la birra, vivere un’esperienza all’aria aperta tra luppoli e campi d’orzo. Ma anche partecipare a un corso di foraging per imparare a raccogliere piante e frutti selvatici che diventeranno poi gli ingredienti del prodotto finito. C’è poi la possibilità di aprire questi scenari ai tour operator, gli operatori turistici i quali potrebbero appunto organizzare viaggi ad hoc per gli appassionati. Insomma, il binomio tra turismo e birra è già un successo. Ma potrebbe diventare ancora più grande qualora gli organizzatori riuscissero a venire in contro alle esigenze e i desideri degli appassionati.
Riassumendo…
- gli appassionati di birra stanno aumentando, e con loro il fenomeno del turismo nelle industrie artigianali;
- si tratta di un settore in espansione che non è stato ancora sfruttato pienamente;
- in futuro si potranno organizzare tour sempre più caratteristici alla riscoperta delle grandi produzioni artigianali.