Come ogni anno, Polstrada ha condotto l’indagine “Vacanze sicure”, certificando uno stato generale del parco auto italiano scadente. Se c’era chi confidava nel ritorno a viaggiare in aereo da quest’estate, nonostante il caos negli aeroporti, l’impennata dei casi di Covid ha portato a confermare lo stesso numero, o quasi, dei viaggi in macchina in Italia. E così è più semplice incappare in dei controlli da parte della Polizia Stradale, che ogni anno fa sempre la stessa raccomandazione prima di mettersi in viaggio per le vacanze: controllare lo stato di salute del proprio veicolo.

Non si tratta di un consiglio campato per aria, ne va infatti sia della propria incolumità che di quella delle altre persone che si trovano in strada nel momento in cui passiamo.

Quasi una macchina su due con più di dieci anni ha problemi con gli pneumatici

L’ultima indagine della Polstrada evidenzia che le auto con più di dieci anni presentano problemi con gli pneumatici nel 40% dei casi, contro il 25% delle auto immatricolate da meno di dieci anni. Tra i problemi più comuni vi sono le gomme lisce (9%), che presentano cioè uno spessore del battistrada inferiore agli 1,6 millimetri, danneggiamenti visibili a occhio nudo (5,4%) ed equipaggiamento non omologato, ossia auto che montano pneumatici di marche diverse tra loro, pratica questa vietata dal Codice della Strada. Il pericolo, oltre che per la propria incolumità, è di ricevere una sanzione pecuniaria pesante, insieme al ritiro della carta di circolazione.

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Tutto questo, unito al sovraccarico delle auto durante le vacanze estive, le lunghe percorrenze e al caldo record di quest’estate, va a impattare in maniera negativa sulla sicurezza stradale. Per questo motivo, la Polstrada invita il governo ad attuare degli incentivi che spingano gli automobilisti a prendersi una cura maggiore dei propri veicoli.