Chi ha contratto il Covid-19 può fare il vaccino ed entro quanto tempo dall’infezione? È una domanda che, a quanto pare, non si è data sufficiente importanza, ma per scoprire che si tratti di un quesito più che lecito, basta leggerne la risposta sul sito del Ministero della Salute.

Vaccino dopo il Covid-19

Posso fare il vaccino se ho preso il Covid-19? La risposta è si, ma c’è un ma. Innanzitutto, gli studi dicono che in questo caso basta una sola dose, quindi non è necessario fare il richiamo dopo circa un mese.

Chi ha avuto il Covid-19 quindi può effettuare il vaccino come fosse una sorta di richiamo per consolidare gli anticorpi che già la malattia gli ha inculcato a suo tempo. A questo punto però ci interessa capire dopo quanto tempo tale vaccino può essere fatto nel caso in cui il paziente abbia già avuto il virus.

Come dicevamo, la cosa migliore è affidarsi alla risposta offerta dal Ministero della Salute: “Sì, è possibile la somministrazione di una sola dose di vaccino anti-SARSCoV-2/COVID-19 nelle persone che hanno già avuto l’infezione da SARS-CoV-2, sia in maniera sintomatica che asintomatica, purché la vaccinazione venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dalla documentata infezione e preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa”.

Vaccino dopo il Covid-19, ultime considerazioni

Almeno 3 mesi di distanza dall’aver contratto infezione, sia in maniera sintomatica che asintomatica. Il problema è che gli asintomatici probabilmente nemmeno se ne sono accorti. Non sarebbe quindi necessario effettuare il sierologico prima di ogni vaccino per appurare incontrovertibilmente se il soggetto che sta per vaccinarsi ha effettivamente avuto il virus negli ultimi 3 mesi oppure no?

In effetti, l’ipotesi sierologico prima del vaccino è un consiglio che danno in molti, ma sullo stesso sito del Ministero della Salute si specifica che questa è una fake news. Non è chiaro quindi per quale motivo nel precedente testo si afferma che devono passare almeno 3 mesi dall’infezione.

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