Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è ancora allarme per il vaiolo delle scimmie. Il rischio diffusione è concreto sopratutto questa estate, quando aumenteranno i momenti di aggregazione e si organizzeranno molti eventi musicali o di altro genere. Secondo Hans Henri P. Kluge, direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità:

“La trasmissione rapida e amplificata del virus del vaiolo delle scimmie si è verificata nel contesto della recente revoca delle restrizioni pandemiche ai viaggi e agli eventi internazionali. Il potenziale di ulteriore trasmissione in Europa e altrove durante l’estate è elevato”.

Secondo l’esperto, infatti, il virus si è ormai diffuso sullo sfondo di raduni di massa e nei prossimi mesi, considerando i vari festival e grandi feste organizzate nel mondo, è possibile un’amplificazione del virus.

Vaiolo delle scimmie, ecco dove si rischia maggiormente il contagio

In sostanza bisognerà fare attenzione proprio a quegli eventi dove sono previsti raduni e assembramenti di molte persone: grandi concerti, festival musicali o di altro tipo, feste estive dove partecipano i giovani che- come sottolinea l’OMS – “forniscono anche potenti opportunità per impegnarsi con persone giovani, sessualmente attive e mobili a livello globale per aumentare la consapevolezza e rafforzare la protezione individuale e della comunità”.

L’organizzazione ha sottolineato anche che la maggior parte delle persone presenta una malattia lieve ma molto dolorosa che può durare anche varie settimane. Non è invece chiaro quali sono le conseguenze del vaiolo delle scimmie per bambini piccoli, le donne in gravidanza e le persone immunocompromesse che possono presentare un decorso più grave del virus del vaiolo delle scimmie.

Le intenzioni dell’OMS per evitare nuovi focolai

Nonostante per adesso il focolaio sembri provenire dallo stesso network che coinvolge sopratutto uomini che hanno avuto rapporti sessuali con uomini, il virus del vaiolo delle scimmie può colpire tutti e non è associato ad nessun gruppo specifico.

Per questo motivo, è fondamentale mettere in atto una comunicazione chiara per evitare la diffusione e l’isolamento dei casi durante il periodo infettivo, oltre ad una maggiore tracciabilità dei contatti.