La variante Omicron ormai sta dilagando in tutta Italia e molto presto sarà dominante rispetto alla variante Delta. La buona notizia è che alla crescita dei contagi molto importante non corrisponde un’impennata dei ricoveri. A dirlo è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe.
Variante Omicron, presto 200mila casi al giorno, quando ci sarà il picco?
Con la variante Omicron si rischia seriamente di arrivare a più di 200mila contagi al giorno e di avere milioni di positivi a gennaio con l’intasamento del sistema sanitario.
“Su 100mila persone positive, 1.100 vengono ricoverate in area medica e 120 in terapia intensiva. C’è una congestione degli ospedali meno veloce, ma l’impatto c’è e con questo tasso di crescita rischiamo di arrivare a 2 milioni di positivi e se anche il tasso dei ricoveri fosse l’1% avremmo 20mila persone in ospedale”.
Si conferma dunque la variante Omicron come virus più contagioso della storia, con una moltitudine di casi ma sintomi meno gravi anche se a causa dell’alto numero di contagi, il rischio di un collasso del sistema sanitario esiste. Secondo Cartabellotta è fondamentale non solo limitare i contagi ma anche attuare delle misure per limitare i contatti sociali e dare più spazio allo smart working. Il picco è atteso tra circa due settimane, quindi tra la metà e la fine di gennaio secondo gli ultimi dati.
Omicron apre la strada alla fine della pandemia?
Intanto, secondo uno studio dell’università di Copenhagen, dell’istituto di statistica e dello Statens Serum Institut, è stato confermato che Omicron è molto più contagiosa di Delta, stesso risultato a cui erano arrivati altri studi, ma i sintomi appaiono più lievi e anche i ricoveri sono più bassi. Anzi, secondo i ricercatori Omicron potrebbe essere l’ultima ondata che potrebbe portarci fuori dalla pandemia.
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