Arrivano buone notizie per gli amanti della nona arte. Le vendite dei fumetti stanno registrando buoni numeri nel nostro Paese, soprattutto nelle fumetterie. L’analisi ci arriva dall’Associazione Italiana Editori, la quale, in occasione del Lucca Comics, ha presentato la sua indagine definendo una stima del loro valore di mercato in riferimento al 2022.

Numeri in crescita per il nostro paese

Sono numeri incoraggianti quelli offerti dall’AIE per quanto riguarda i fumetti. Se i numeri dell’editoria in Italia continuano a preoccupare, visto che gli italiani proprio non vogliono leggere letteratura, il mercato dei fumetti va finalmente controtendenza e riesce a registrare segnali positivi.

Lo scorso anno le librerie specializzate del settore (manca e comics vari) hanno venduto fumetti nuovi per un valore di di 71,2 milioni di euro, in crescita del 28,5% rispetto al 2021. A questi numeri vanno poi aggiunti i risultati ottenuti da altri punti vendita non specialistici, quindi parliamo di librerie generiche, supermercati e commercio elettronico, si arriva ad altri 107,9 milioni di euro (più 8,6% rispetto al 2021). Il totale è quindi di ben 179,1 milioni di euro, in crescita media del 15,7% rispetto all’anno precedente.

I numeri in questione si riferiscono a volumi nuovi, quindi non prendono in considerazione gli incassi ottenuti da prodotti venduti come usato. A tal proposito, solitamente le fumetterie trattano anche fumetti usati con una media del 36% dei casi. Entrando più nello specifico di questi punti vendita, ci sono 440 fumetterie in Italia, hanno in media una superficie di 94 metri quadri e un assortimento medio di 5300 titoli. Il 61% delle librerie di fumetti dispone poi di un sito Internet attraverso cui, in più di 8 casi su 10, vengono effettuate vendite. Per quanto invece riguarda i social, tutti questi punti vendita specializzati hanno un profilo Facebook, il 94% è presente Instagram, il 46% su TikTok, il 7% su Pinterest e il 4% su X (ex Twitter).

Vendite fumetterie, numeri finalmente incoraggianti

La saga del Marvel Cinematic Universe ha senza dubbio avuto un’influenza notevole negli ultimi anni sulle vendite di fumetti. Il cinema rimane l’intrattenimento di massa per eccellenza, insieme alla musica, e riuscire a coinvolgere l’intero settore dei comics è stato probabilmente il più grande traguardo che le pellicole prodotte dalla Disney hanno ottenuto. Benché non siano mancante le critiche sulla qualità di questi film, alla fine quanto meno gli esercenti hanno potuto rinfoltire le proprie finanze, sia nelle sale cinematografiche (Spider-Man No Way Home salvò le sale durante la pandemia) che nei punti vendita di comics. Anche in Italia i guadagni stanno migliorando. A tal proposito, ecco le parole di Giovanni Peresson di AIE:

“Il peso delle vendite di fumetti nuovi nelle 440 librerie di fumetti sul territorio sfiora il 40% (39,8%) sul totale di 179,1 milioni di euro, valori che confermano la capacità di un canale specializzato come questo di contrastare la concorrenza che proviene da altri canali di vendita. Si tratta per altro di esercizi commerciali che vendono anche l’usato, offrendo anche altri tipi di servizio al vasto pubblico degli appassionati, per un valore del venduto complessivo nel 2022 di 85,8 milioni di euro”.

I lettori in Italia sono circa 10 milioni, ossia il 23% della popolazione di età compresa tra i 15 e i 74 anni. Nel 2021 invece erano il 18%. Anche in questo caso quindi parliamo di numeri in crescita rispetto all’anno precedente. Attenzione però a cantare subito vittoria, poiché i numeri per i primi nove mesi del 2023 sono di nuovo in calo. Il valore del venduto è di 62,8 milioni di euro, in calo del 13,4% rispetto ai primi nove mesi del 2022. Questo dato però prende in esame solo i numeri delle librerie tradizionali, dell’e-commerce e dei supermercati. Mancano quindi i dati delle fumetterie per il 2023, i quali saranno probabilmente disponibili a partire dal prossimo anno.

I punti chiave…

  • numeri incoraggianti per le fumetterie nel 2022, le vendite di fumetti hanno registrato importanti miglioramenti;
  • in Italia ci sono 10 milioni di lettori, circa il 23% della popolazione;
  • i dati sui primi 9 mesi dell’anno in corso però ci segnalano un nuovo rallentamento.