È una delle imposte più odiate dagli italiani, e ogni anno diciamo sempre la stessa cosa. Come fare per non pagare il canone Rai? Non ci può non pagarlo, poiché è come la tassa di possesso per la macchina. Se hai una tv, allora ti tocca pagare l’abbonamento alla televisione di stato. Bisogna quindi dimostrare di non avere proprio l’apparecchio a casa per ottenerne l’esenzione. Roberto Sergio, Amministratore delegato della rete di viale Mazzini, sa bene quanto però tale imposta sia odiata.

In occasione della sua ospitata sulla diretta Instagram di Fiorello, ha rivelato qualche dettaglio che in pochi conoscono.

Le cose non sono quel che sembrano

Da 90 euro è passata a 70 euro. È stato questo il grande sforzo che il Governo ha offerto sul Canone Rai, ossia farci pagare 20 euro l’anno in meno. C’è però da dire una cosa importante e a rivelarcela ci ha pensato proprio l’ad della Rai. Roberto Sergio, in occasione dell’anteprima Aspettando Radio 2 su Instagram, ha rivelato una verità che praticamente nessuno conosceva. In realtà, il vero canone Rai è di 53 euro. Cosa vuol dire tutto ciò? Ecco le parole del diretto interessato:

“Dei 90 euro, e oggi dei 70 euro, noi ne prenderemo 53. Il resto va ai privati, giornali, televisioni private… non lo sa nessuno”.

Sergio comunica questa verità con una nonchalance quasi pavoneggiante, soprattutto quando aggiunge “non lo sa nessuno”. Sembra abbia rivelato uno dei misteri di Fatima, o abbia scoperto finalmente la teoria M per far quadrare la fisica quantistica con l’astrofisica. In realtà, si tratta di una notizia anche abbastanza prevedibile nel suo essere ragionevole. È naturale che delle 70 euro qualcosa vada anche ad altri, visto che anche la Rai ha delle tasse da pagare. Ciò non significa che gli italiani non pagheranno tale somma.

Canone Rai, i conti non tornano

Pare proprio che intorno a questo canone Rai i conti non vogliano tornare.

Qualche giorno fa c’era stato il presunto scivolone di Giorgetti, o forse erano soltanto i media a non capire le sue parole. Sta di fatto che su questa benedetta (e maledetta) tassa, gli equivoci si sprecano. Forse perché si tratta di una tassa che si presta molto a questo genere di equivoci. Ad ogni buon conto, Sergio ha voluto semplicemente precisare che dei 70 euro che gli italiani devono sborsare dalle loro tasche, la Rai ne intasca solo 53, mentre gli altri 17 vanno ad altre aziende. Insomma, in qualche modo tale testimonianza vuole far capire che tutto sommato i guadagni della Rai non sono poi così alti, se pensiamo ad esempio che altre piattaforme chiedono abbonamenti decisamente più sostanziosi per i loro contenuti. È altrettanto vero che non si può certamente mettere a paragone il catalogo offerto dalle piattaforme di Streaming come Disney+ e Netflix, con quello di Rai Play.

Bisognerebbe inoltre ricordare a Sergio che Prime Video (compreso nel servizio Prime di Amazon) costa solo 49 euro all’anno, quindi meno anche delle 53 euro che prende la Rai, ed offre un catalogo sterminato. Insomma, meglio non aggiungere altro. Anzi, forse è meglio cambiare proprio discorso. Ed è quel che fa anche Fiorello, il quale gli chiede dell’addio di Fazio. L’ad conferma la sua ammirazione e la lunga stima per il giornalista, ma non aggiunge una parola sulle reali motivazioni che hanno portato al suo addio.

I punti salienti…

  • intervistato da Fiorello, Roberto Sergio svela che in realtà il canone Rai è di 53 euro;
  • ciò significa che le altre 17 euro vanno a privati, radio e altre aziende;
  • ciò non toglie che gli italiani pagheranno comunque 70 euro all’anno.