Se “senza soldi non si cantano messe”, allora “senza ISEE non si cantano bonus”. I soldi sono indispensabili per vivere almeno la quotidianità. A chi si trova in situazioni di difficoltà economica, comunque, il nostro legislatore riserva l’accesso ad alcune prestazioni e ad alcuni bonus a sostegno della propria “sopravvivenza”.
Una difficoltà economica che però deve essere dimostrata con i fatti e non a parole. Ed il legislatore, per valutare l’esistenza effettiva di questa difficoltà, si affida ad uno strumento.
L’ISEE, dunque, è lo strumento che “misura” il livello di povertà o di ricchezza di una un soggetto, e più precisamente del suo nucleo familiare. È un valore che scaturisce dall’elaborazione dei dati reddituali e patrimoniali del nucleo. È un documento di cui oggi le famiglie non possono fare a meno se intendono accedere a bonus e prestazioni socio-assistenziali.
Ecco, quindi, una sintesi dei principali bonus e prestazioni per il cui accesso, anche nel 2023, è richiesto il possesso dell’ISEE. Ed è richiesto perché il legislatore subordina l’accesso a quel bonus o a quella prestazione al valore ISEE o perché l’importo spettante del bonus o della prestazione varia in funzione della fascia di ISEE in cui si rientra.
Dall’assegno unico al bonus psicologo, passando per il bonus luce
L’assegno unico figli a carico, che ha debuttato nel marzo 2022, dipende dal valore ISEE del nucleo familiare. Senza ISEE si ha comunque diritto a percepirlo, ma in tal caso l’INPS pagherà l’importo minimo. Ossia 50 euro mensili.
Il bonus luce e gas. Si tratta dello sconto accordato direttamente sulla bolletta a quelle famiglie con ISEE inferiore a 15.000 euro. Questa soglia è quella nuova prevista dalla legge di bilancio 2023. Nel 2022, invece, era stabilita a 12.000 euro.
C’è il bonus psicologo rifinanziato dalla legge di bilancio 2023.
In assenza di ISEE non c’è nemmeno il bonus occhiali. Vale a dire il contributo di 50 euro destinato a chi non supera un ISEE di 10.000 euro, in vigore fino al 31 dicembre 2023.
Senza ISEE niente reddito di cittadinanza, gli altri bonus esclusi
Niente reddito di cittadinanza a chi non ha un ISEE in corso di validità. L’accesso al sussidio, infatti, richiede che tale valore non risulti superiore a 9.360 euro. A questo proposito ricordiamo che la legge di bilancio 2023 ha introdotto delle modifiche al reddito di cittadinanza. Non ha cambiato i requisiti ma, ad esempio, ha stabilito che per gli abili al lavoro, il beneficio nel 2023 sarà pagato al massimo per 7 mesi e non più per 18 mensilità rinnovabili.
Dal 2024, il reddito di cittadinanza, dovrebbe scomparire per fare spazio ad una nuova misura si sostegno alla povertà.
Il bonus prima casa giovani under 36, prorogato anch’esso dalla manovra 2023, richiede un ISEE non superiore a 40.000 euro. Il beneficio si concretizza in una serie di agevolazioni riconosciute a fronte dell’acquisto dell’abitazione, ossia:
- esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale
- riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare pari all’IVA (in caso di acquisto soggetto a tale imposta)
- esenzione dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili ad uso abitativo.
Non bisogna dimenticare tutti gli altri bonus e prestazioni che possono dipendere dall’ISEE del nucleo familiare. Ad esempio, il bonus asilo nido, il bonus affitti del comune, l’esenzione dal ticket sanitario, le borse di studio della scuola e dell’università, il nuovo reddito alimentare e la nuova carta risparmio spesa, altri bonus e prestazioni previste da bandi regionali, ecc.