Da quando la Federal Reserve ha iniziato a tagliare i tassi di interesse, il mercato obbligazionario globale, anziché apprezzarsi, si è deprezzato. I rendimenti sono risaliti e oggi il Treasury a 10 anni offre lo 0,80% in più di due mesi fa. Nel frattempo il costo del denaro negli Stati Uniti è sceso dello 0,75%. Un apparente controsenso che si spiega, in grossa parte, con la vittoria prevista ed effettivamente arrivata lo scorso 5 novembre di Donald Trump. E’ stata piena: grandi elettori, voto popolare, Camera e Senato.
Musk a capo del Doge
Il mercato obbligazionario perde terreno sulla prospettiva di deficit fiscali e inflazione più alti. E la squadra del prossimo governo americano inizia a comporsi. Nelle scorse ore è arrivata la nomina di Elon Musk a capo del Dipartimento per l’Efficienza del governo Usa (Doge). Sarà affiancato da Vivek Ramaswamy, politico repubblicano. Insieme avranno tempo fino al 4 luglio del 2026, data per la ricorrenza dei 250 anni dell’indipendenza americana, per riordinare le agenzie federali e la pubblica amministrazione all’insegna dell’efficienza, della lotta alla burocrazia e agli sprechi.
Trump punta al taglio della spesa
Secondo il presidente eletto Trump, sarà un nuovo “progetto Manhattan”, dal nome del piano per la creazione della bomba nucleare. L’obiettivo sarebbe di ridurre la spesa federale, che ammonta a 6.500 miliardi di dollari. In campagna elettorale, Musk aveva promesso un taglio di 2.000 miliardi. Sembrano risparmi elevatissimi, difficile credere che siano sostenibili dal punto di vista politico. Comunque sia, la notizia in sé si rivela “bullish” per il mercato obbligazionario.
Se a Musk è stato assegnato il compito di tagliare la spesa pubblica, al di là dei numeri, significa che almeno parte delle misure espansive di Trump avranno le coperture finanziarie.
Mercato obbligazionario in ripresa nei prossimi mesi?
Se le cose staranno così, i prezzi dei bond nei prossimi mesi tornerebbero a salire e i rendimenti a scendere, indipendentemente dalle mosse della Fed. Insomma, sul mercato obbligazionario tornerebbero gli acquisti. Ma da qui al 20 gennaio, giorno dell’insediamento del presidente eletto, avranno la meglio le speculazioni. I fatti arriveranno successivamente a quella data. Entro le prime settimane avremo modo di capire quale direzione intenda assumere la nuova amministrazione.