La scorsa settimana è stata molto favorevole all’oro, le cui quotazioni internazionali hanno segnato nuovi massimi storici a ridosso dei 2.500 dollari l’oncia. Le tensioni dopo il tentato omicidio del candidato repubblicano Donald Trump hanno fatto volare il metallo, bene rifugio per eccellenza. Stamane, invece, le quotazioni si aggirano a poco più di 2.400 dollari. In ogni caso, restando nei pressi dei record di sempre. Ma l’uomo della strada spesso trova confusi questi dati. I media riportano i prezzi internazionali espressi in dollari e in once, cioè unità di misura non nostre.
Passare a prezzi in euro e al grammo
Cerchiamo di rispondere a una domanda dopo l’altra. In primis, è vero: le quotazioni auree sono espresse in dollari Usa, valuta di riferimento globale. E in once, qualcosa come 31,50 grammi. Dire che l’oro oggi viaggi in area 1.400 dollari l’oncia, significa affermare che lo si compri a quasi 71 euro al grammo. Per fortuna, i siti del settore danno sempre la possibilità al lettore di visualizzare i dati anche nelle altre principali valute e nell’unità di peso in grammi.
Rendimenti in doppia cifra dal 2004
Sul piano storico, il prezzo dell’oro in euro al grammo risulta oggi in crescita di circa il 575% negli ultimi venti anni. In pratica, investendo nel metallo, avremmo potuto realizzare un rendimento medio annuo del 10% dal 2004 ad oggi. E l’oro 18 carati per caso c’entra? In effetti, quello che non sempre ci dicono è che il riferimento per i prezzi internazionali è all’oro 24 carati, vale a dire con un grado di purezza pari a 999 su 1.000 grammi. L’oro 8 carati si caratterizza per una purezza intorno al 75%. In altre parole, su 1.000 grammi, il metallo giallo incide per 750 e i restanti 250 grammi sono composti da altri metalli.
E’ chiaro che l’oro 18 carati vale meno, esattamente in proporzione al minore contenuto di oro rispetto al 24 carati. Ad esempio, alle attuali quotazioni esso si acquisterebbe a circa 53,20 euro al grammo. Poiché le proporzioni sono rispettate nel tempo, resta valido il discorso sopra accennato sui guadagni potenziali realizzati con l’asset nel lungo periodo.
Oro 18 carati, c’entra anche l’India
In definitiva, quando la quotazione in dollari sale, non è detto che il prezzo in euro segua. Dipenderà dal cambio euro-dollaro. In genere, una divisa americana forte tende a indebolire il prezzo dell’oro e delle altre materie prime. La stagionalità incide spesso sui prezzi. Poiché l’India è principale mercato di consumo per il metallo, con l’avvicinarsi della Festa del Diwali, in pieno autunno, la domanda globale tende a crescere e con essa le quotazioni. Infatti, l’evento avvia quella che si definisce “stagione dei matrimoni”, con tanto di regali in metalli preziosi. Prima di vendere il nostro oro 18 carati, quindi, sarebbe opportuno considerare diversi fattori. In certi casi, meglio affidarsi al consiglio di esperti.