Tra Legge di Bilancio 2022 e altri decreti Covid, l’istituto del reddito di Cittadinanza sta cambiando pelle. Da questo febbraio, in particolare, ci sono delle grandi novità per tutti i percettori del sussidio, a cominciare dall’obbligo di green pass. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Reddito di cittadinanza, serve l’ISEE aggiornato
Entro il la il 31 gennaio, per poter continuare percepire il Reddito di Cittadinanza, l’Isee deve essere aggiornato al 2022.
Le mensilità di dicembre 2021 e gennaio 2022 sono le ultime che verranno erogate in base all’indicatore del 2021.
Green pass (quasi) obbligatorio
Con l’ultimo Dpcm del Governo Draghi, dal 1° febbraio 2022 scatta l’obbligo di green pass, ma soltanto per i percettori di reddito di cittadinanza “occupabili”.
In realtà, sarà obbligatorio essere in possesso della certificazione verde per poter partecipare ai corsi di formazione e accrescimento professionale che si terranno presso i centri per l’impiego. Questi corsi sono obbligatori e in presenza. Ne deriva che per non perdere l’assegno, bisogna presentarsi con il Green pass, oppure tampone con risultato negativo.
Ultimo mese per le misure ponte, da marzo scatta l’Assegno Unico
A partire da marzo 2022, l’Inps corrisponderà d’ufficio ai percettori di reddito di cittadinanza il tanto atteso Assegno Unico Universale. Si tratta di un contributo a favore delle famiglie con figli a carico. L’Importo dell’assegno dipende da molteplici fattori: Isee familiare, numero di figli, presenza di figli con disabilità, madri di età inferiore ai 21 anni ecc.
Ad ogni modo, l’assegno verrà erogato solamente a partire dal 1° marzo 2022, data in cui cesseranno gli attuali benefici economici e fiscali a sostengo dei nuclei familiari attualmente vigenti.
Quello di febbraio, dunque, sarà Ultimo mese per il pagamento della misura ponte, ossia l’assegno unico temporaneo.
Reddito di Cittadinanza, altre novità del 2022
La Legge di Bilancio 2022 ha previsto anche altre modifiche all’istituto del Reddito di Cittadinanza che andranno in senso restrittivo.
In particolare, è stato previsto una decurtazione di 5 euro al mese, a partire dalla prima offerta di lavoro rifiutata, fino al raggiungimento della soglia di 300 euro di sussidio.
Come già detto, da quest’anno, scatta anche la decadenza immediata per tutti i percettori che, salvo motivi giustificati, non si presentano almeno una volta al mese ai centri per l’impiego.
Infine, è stato anche previsto che il numero massimo di offerte di lavoro rifiutabili è di due (e non più tre, come accade oggi). Dal 2022, inoltre, la prima offerta potrà arrivare entro 80 chilometri dal luogo di residenza del cittadino, ma la seconda potrà arrivare da qualsiasi parte d’Italia.
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