Non solo no-vax, la sanzione da 100 euro potrebbe arrivare anche agli esentati. Ecco come risolvere

Anche gli esentati potranno ricevere la sanzione da 100 euro prevista per i no-vax. In questo caso, bisognerà presentare una comunicazione.
3 anni fa
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Con un decreto del 7 gennaio 2022, l’esecutivo a guida Mario Draghi ha istituito nuove restrizioni al fine di far fronte all’emergenza sanitaria del coronavirus e all’impennata dei contagi, causati, soprattutto, dalla variante Omicron.

In particolare, di fatto, viene introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50 e, da questo mese, scatteranno le relative sanzioni.

Attenzione, la sanzione, pari a 100 euro una tantum, potrebbe arrivare anche agli esentati. In questo caso, ovviamente, bisognerà inviare una comunicazione.

Sanzioni ai no vax, quanto vale e a chi spetta

In particolare, a rischiare la sanzione da 100 euro sono i soggetti che, a decorrere dal 1° febbraio 2022, non hanno:

  • iniziato il ciclo vaccinale primario;
  • effettuato la dose di completamento del ciclo vaccinale primario nel rispetto delle indicazioni e dei termini previsti con circolare del ministero della Salute;
  • effettuato la dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario entro i termini di validità delle certificazioni verdi.

L’elenco degli inadempienti sarà comunicato all’Agenzia delle entrate dal ministero della Salute.

Come già detto in apertura, anche gli esentati potranno ricevere la sanzione. In questo caso, ovviamente, bisognerà presentare una semplice comunicazione.

I destinatari, entro 10 giorni dal ricevimento della sanzione, potranno comunicare all’Azienda sanitaria locale l’eventuale differimento o esenzione dall’obbligo vaccinale.

La vaccinazione, infatti, non è obbligatoria per gli over 50 “in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate. In tali casi la vaccinazione può essere omessa o differita”.

Per chi ha già contratto il Covid, invece, è previsto un differimento dell’obbligo vaccinale “fino alla prima data utile prevista sulla base delle circolari del ministero della Salute”.

 

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