Una riforma pensioni che stenta a decollare. Prima la pandemia e poi il conflitto tra Russia e Ucraina ha portato ad una brusca battuta d’arresto sul tavolo di confronto tra Governo e parti sociali.
Risorse che, invece, di essere destinate alla riforma sono dirette a finanziarie altre necessità, cui l’Italia sembra stia dando priorità (il finanziamento delle armi all’Ucraina tra queste). Ormai esausti i cittadini non sanno più cosa aspettarsi.
A tutto ciò si aggiunge l’inadeguatezza delle pensioni in essere a fronte del continua incremento prezzi cui gli italiani stanno assistendo in questi ultimi mesi.
Una perdita questa che non sarà più recuperata ma che avrà effetto per il resto della vita del pensionato.
Riforma pensioni, non ci sono le risorse?
Il dato più preoccupante è che ad oggi ci sono solo proposte di riforma pensioni. Sembra si stia prendendo tempo per mancanza di risorse. Ma non perché di fondi non se ne trovino, ma perché, come evidenziato, si sta dando priorità ad altro.
Risorse che non sono indirizzate al comparto. Sembra ormai che la riforma pensioni sia passato in secondo piano. Come se non fosse più un esigenza così imminente per il nostro Paese e per il futuro di giovani e meno giovani. Lo dimostra anche l’ultimo decreto Aiuti approvato dal Consiglio dei Ministri nella giornata di ieri, 2 maggio 2022.
Taglio tasse e altre azioni subito
Per i sindacati non è solo esigenza di arrivare presto ad un nuovo tavolo di confronto sulla riforma ma è anche e soprattutto necessità di azioni immediate per i pensionati.
Come sottolineato dal segretario confederale della UIL, Domenico Proietti, bisognerebbe ridurre altresì l’elevata pressione fiscale che colpisce le pensioni.
- piena indicizzazione delle pensioni con il recupero del montante perso in questi anni
- estensione e il rafforzamento della quattordicesima per le pensioni fino a 1.500 euro
- significativo taglio delle tasse.
Questo nel breve periodo, senza abbandonare la riforma pensioni.