Non tutti la pensano come PD, M5S e CGIL, per la CISL la legge di Bilancio ha queste cose positive

Perché non tutte le cose che il governo ha fatto nella manovra sono da cestinare, ecco il parere della CISL sulla legge di Bilancio.
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3 giorni fa
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Perché non tutte le cose che il governo ha fatto nella manovra sono da cestinare, ecco il parere della CISL sulla legge di Bilancio.
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La CGIL grida alla rivolta sociale. Le opposizioni lamentano aumenti delle tasse, tagli alla sanità, pochi spiccioli sulle pensioni. La manovra del Governo Meloni è duramente contestata. Che ci sia del vero o che sia solo sterile polemica politica? Nel frattempo, come si legge sul sito istituzionale della CISL, c’è chi non la pensa allo stesso modo.
E la CISL è uno dei maggiori sindacati italiani e, insieme a CGIL e UIL, compone la cosiddetta “triplice”. Che ci siano differenze di vedute tra i sindacati è del tutto evidente.

Lo dimostra il fatto che, per esempio, nell’ultimo sciopero generale la CISL non partecipò, in evidente disaccordo con le critiche mosse dalle altre sigle sindacali contro la manovra del governo Meloni. E le parole del Segretario Generale della CISL, Luigi Sbarra, sono davvero interessanti, perché parlano di una legge di Bilancio non tutta da buttare.

Non tutti la pensano come PD, M5S e CGIL, per la CISL la legge di Bilancio ha queste cose positive

“La manovra di Bilancio del governo Meloni recepisce diverse richieste avanzate dalla Cisl. Due terzi degli stanziamenti sono destinati a lavoratori e pensionati. Ora bisogna costruire insieme un percorso di crescita, rilancio degli investimenti e riforme”.

Sono queste le parole del leader della CISL, Luigi Sbarra.
Ma allora dove sta la verità? La riforma è così disastrosa come sostengono le opposizioni e gli altri sindacati? Oppure è solo polemica politica?

Ecco perché i miracoli non sono stati possibili

Con l’approvazione definitiva della legge di Bilancio, adesso si possono tirare le somme. Il Segretario Generale della CISL, Luigi Sbarra, parla di una manovra positiva, ma entro i limiti delle risorse imposte dal Patto di Stabilità europeo. Una restrizione che i governi precedenti non erano tenuti a rispettare.

Per esempio, il primo governo Conte ha varato il Reddito di Cittadinanza, quota 100 e poi anche il Superbonus al 110%, tutto a debito.

Una cosa oggi impossibile da fare. Inoltre, se si parla di pensioni minime e di aumenti, il governo ha fatto il massimo, dando un ulteriore 2,2% di rivalutazione oltre al misero 0,8% di rivalutazione per l’inflazione.

Anzi, le pensioni minime prima del governo Meloni erano di poco più di 500 euro al mese. Con l’attuale esecutivo, da due anni, grazie a interventi extra in aumento, non sono scese mai sotto i 600 euro.

Secondo la CISL, è innegabile che di tutte le risorse disponibili, oltre due terzi degli stanziamenti siano destinati a lavoratori e pensionati.

Tutte le cose che la manovra ha di positivo

In base a ciò che si legge sul sito della CISL, si evidenzia che è sicuramente un’ottima cosa il taglio strutturale del cuneo fiscale per i redditi fino a 40 mila euro. E la conferma delle tre aliquote IRPEF introdotte nel 2024, con l’accorpamento delle prime due a quella più bassa del 23%, rappresenta un altro tassello importante che taglia le tasse.

Ma poi c’è anche la proroga triennale della detassazione dei premi di produttività, il rafforzamento dei fringe benefit, i fondi messi a bilancio per i rinnovi contrattuali nel pubblico impiego per il triennio 2025-2027.

Molte delle cose contestate al governo non trovano d’accordo la CISL. Anche i tagli alla sanità che, per esempio, il PD di Elly Schlein rinfaccia al governo perché sarebbero collegati al PIL, secondo la CISL non esistono.

Infatti, Sbarra, tra le cose positive, cita i 2,3 miliardi in più destinati alla sanità. Secondo la CISL, è ottimo anche il pacchetto di incentivi per nuove assunzioni di giovani e donne nel progetto di sviluppo del Mezzogiorno.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

7 Comments

  1. Quindi gli Italiani hanno votato in maggioranza questo governo non sapendo che i vincoli europei non gli avrebbero permesso di fare una finanziaria a debito come i precedenti governi hanno potuto fare….quota 100. Super bonus.. ecc…Eppure la Meloni e soci ci hanno detto, a questo punto mentendo, che avrebbero portato le pensioni minime a 1000 euro con un click, tolto le accise sulla benzina…ecc. ecc. . Siamo proprio un popolo di creduloni analfabeti.

    • Ancora con questa storia dei 1000 euro con click che era una proposta fatta all’epoca del covid,dove la chiusura delle aziende stava portando ad un tracollo. E non si è mai parlato di togliere le accuse. Se riesci a dire dove sta scritta questa norma( perché) nel programma elettorale non era scritto,allora ti do ragione

  2. Sbarra , segretario CISL che prendeva 200000 euro all anno,contro i 40 di Landini, ha dovuto dimettersi per limiti di eta’ ma sicuramente,dopo questa marchetta, si aspetta un incarico di prestigio….un laido vergognoso⁷

  3. IL SIGNOR Carbone Corrado a ragione che siamo un popolo di creduloni ( io non ci credo più a questi politici,) sono anni che non vado più a votare a questi politici perché in pre votazione promettono MARI E MONTi Quando salgono al Governo non riescono a fare neanche un rigagnolo.,Bisogna farli sedere davanti a un notaio prendere carta è penna e farli scrivere tutto quello che promettono è farli firmare quello che anno scritto davanti al notaio a vedere se quando salgo al Governo lo fanno?

  4. Io invece da anni dico solo, dov’erano i sindacati quando il governo Monti con la complicità della ministra Fornero massacro’ i lavoratori e le lavoratrici con la riforma pensioni. Stranamente si sono risvegliati con l’ evento del governo attuale, non hanno mosso un dito quando Renzi con quelle sue riforme scellerate dichiarò a tutta l’ Italia intera che avrebbe asfaltato i sindacati e così fece. Nessuno mosse un dito delle OOSS. Quando Monti decise di fare taglio sulla sanità nessuno incito’ alla rivolta sociale , la quarta nei paesi arabi nel medio oriente esiste da una vita è sicuramente non ci sarà mai pace in quei paesi, mai abbiamo assistito in Italia manifestazioni come in questi mesi pro o a favore della Palestina. Senza vedere manifestazioni studentesche violente e provocatorie nei confronti delle forze dell’ ordine e contro il governo forse non le vedevamo dal lontano 68 . Personalmente ho manifestato negli anni in cui a capo della CGIl c’era un certo Luciano Lama ed altri leader sindacali di un certo peso e cultura sociale e mai che mi ricordi quando si manifestava e si otteneva in materia di diritti tutto ciò che oggi abbiamo , una simile violenza riscontrata in questi ultimi tempi.

  5. Ma i lavoratori, hanno notato che nella busta paga, per alcuni, e sono tanti, non ci sono più i 100 € del ex bonus Renzi? Questo grazie all’attuale governo che lo ha tolto al disopra dei 15000 €, prima era corrisposto fino a 28000 €. E poi si vantano di aver ridotto di 2 punti l’IRPEF, ma fateci il piacere!

    • Nel merito di quanto scrive il Sig.Piero, non è come scrive. Per i redditi superiori a 15.000 euro annui lordi, è stata aumentata la detrazione per lavoro dipendente, facendo diminuire la trattenuta Irpef di circa 100,00 al mese.
      Basta confrontare le due formule applicative della detrazione per lavoro dipendente prima e dopo la modifica apportata.

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