La notifica di raccomandate A/R e cartelle Equitalia presuppone che l’interessato firmi per accettazione. Ma cosa succede se nega di aver ricevuto l’atto e disconosce la firma? A chi spetta l’onere della prova e quali strumenti giuridici tutelano i contribuenti contro le firme false?
Querela di falso e autenticità della firma: l’iter da seguire
Occorre in primis premettere che, a dispetto del nome che potrebbe trarre in inganno, la querela di falso ha natura civilistica.
Questo strumento serve a contestare l’efficacia di
prova legale di un documento pubblico. Se Equitalia vi contesta la notifica di una cartella di pagamento che non vi è mai stata recapitata quindi, il
disconoscimento della firma non basta e occorre procedere con querela di falso. Lo scopo è quello di privare l’atto pubblico di efficacia probatoria, smentendo la genuinità del documento. In seguito alla
querela di falso il giudice nomina un consulente tecnico d’ufficio per effettuare il confronto delle firme e verificare se quella apposta sulla raccomandata corrisponde a quella del contribuente o a se invece appartiene a soggetti terzi non legittimati al ricevimento. Leggi anche:
avviso di giacenza raccomandata, come capire di cosa si tratta