Approvata l’estensione di Ape Sociale anche nel 2022. La legge di bilancio introduce, però, anche importanti modifiche per talune figure professionali e allarga le categorie di lavoratori usuranti.
La novità più importante dell’anticipo pensionistico previsto da Ape Sociale riguarda i lavoratori edili. Dal 2022 possono andare in pensione con 32 anni di contributi, anziché 36 come prevede la normativa.
Lavoratori edili in pensione con 32 anni di contributi
La categoria dei lavoratori edili rientra fra quella dei lavori usuranti meritevoli di maggiore tutela previdenziale.
Attualmente la normativa prevede che i lavoratori gravosi ricompresi nelle attuali 15 categorie possano accedere ad Ape Sociale a 63 anni di età con almeno 36 anni di anzianità contributiva. Un passaggio che però metteva finora sullo stesso piano tutti i tipi di lavori gravosi.
Invece succede, di fatto, che i muratori, i ceramisti e i minatori, ad esempio, sono soggetti a maggior usura rispetto alle educatrici d’infanzia o agli autisti. Non solo, il lavoro in edilizia è spesso discontinuo perché dipendente dalla durata degli appalti e dei cantieri. Per cui va tutelato di più.
Ape Sociale con quota 95 anche per i ceramisti
Stessi requisiti sono richiesti per l’accesso ad Ape Sociale dei ceramisti. Categoria di lavoratori- artisti dediti alla lavorazione della ceramica e affini agli edili. Sia dipendenti che autonomi.
Così, fermo restando il requisito anagrafico, per i ceramisti dal prossimo anno l’accesso ad Ape Sociale scatterà con almeno 32 anni di contributi, al pari degli edili.
Per il resto, Viene aggiornata la lista delle mansioni usuranti che possono ricevere il beneficio. La Commissione governativa Damiano ha infatti allargato la platea dei potenziali beneficiari ad Ape Sociale con queste caratteristiche.
Di nuovo ci sono i professori delle scuole primarie, i tecnici della salute, gli estetisti, i magazzinieri, gli agricoltori, ecc.