Prima la pandemia, poi la guerra in Ucraina, le questioni geopolitiche e le difficoltà energetiche. La crisi per le famiglie italiane non è una novità e parte da lontano. Il problema è che la crisi continua. Dal punto di vista economico, le difficoltà per le famiglie italiane sono evidenti. Ecco perché è importante capire se ci sono misure e strumenti atti a superare questa crisi. Magari aiuti di Stato, sussidi e bonus mai come adesso sono di interesse collettivo. Ecco, quindi, le novità per chi ha redditi al di sotto di determinate soglie.
Novità e vantaggi per chi ha redditi sotto 40.000 euro
In Italia, sui contribuenti e sulle famiglie incidono tasse e imposte, alte come in pochi altri Paesi.
Pesano senza dubbio i costi delle bollette delle utenze domestiche, tra acqua, gas e luce, spesso sopra la media di tante altre nazioni. Poi c’è la questione dell’inflazione, che continua a far salire i prezzi anche dei beni di prima necessità, alimentari e non.
In termini pratici, le famiglie si trovano in grandissima difficoltà. Ecco perché lo Stato non ha lesinato aiuti. Ci sono diverse misure in favore di famiglie con redditi non altissimi ma nemmeno troppo bassi. Infatti, oggi parliamo di redditi fino a 40.000 euro.
Le novità della legge di Bilancio per chi ha redditi inferiori a 40.000 euro
La Legge di Bilancio ha appena introdotto una novità che riguarda il taglio del cuneo fiscale. Il taglio del costo del lavoro è diventato strutturale: questa è la prima grande novità. Ma ciò che interessa molti contribuenti è il come è cambiato il taglio del cuneo fiscale nel 2025.
Perché si passa da uno sgravio parziale dei contributi previdenziali a carico del contribuente a una serie di agevolazioni e bonus di carattere fiscale.
Il taglio del cuneo fiscale passa da un cuneo contributivo a uno fiscale. È previsto un bonus per chi ha redditi fino a 20.000 euro, una detrazione aggiuntiva e fissa di 1.000 euro per redditi oltre 20.000 euro e fino a 32.000 euro, e una detrazione ulteriore ma a scalare per redditi superiori, fino a 40.000 euro. Nel dettaglio: 7,1% di bonus per contribuenti con redditi fino a 8.500 euro, 5,3% sopra 8.500 euro e fino a 15.000 euro, e 4,8% oltre i 15.000 euro.
Continuano ad arrivare ritocchi all’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche
Se parliamo di aiuti, ecco che le nuove aliquote IRPEF vanno nella direzione di ridurre le tasse a carico di quei contribuenti che rientrano, come fascia di reddito, sotto i 40.000 euro. Nel 2023, per esempio, le aliquote IRPEF erano 4 e così composte:
- 23% per redditi fino a 15.000 euro;
- 25% per redditi sopra 15.000 e fino a 28.000 euro;
- 35% per redditi sopra 28.000 e fino a 50.000 euro;
- 43% per i redditi superiori.
Nel 2024 e anche nel 2025, gli scaglioni sono diventati 3 e cioè:
- 23% per redditi fino a 28.000 euro;
- 35% per redditi sopra 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
- 43% per redditi superiori.
Sull’IRPEF, che è una delle tasse che maggiormente incidono su lavoratori, famiglie e contribuenti in genere, c’è molta attesa per ciò che potrebbe accadere con la nuova IRPEF.
Infatti, si parla di una modifica che riguarderebbe il secondo scaglione, portando l’aliquota al 33% con conseguente innalzamento della soglia a 60.000 euro.
Altri due punti percentuali in meno di imposta: questo è ciò che si andrebbe a ritoccare, generando un ulteriore vantaggio anche per chi ha redditi fino a 40.000 euro.