Nuova rottamazione delle cartelle, ecco 3 novità tra proroghe, slittamento dei pagamenti e nuove sanatorie

Per la rottamazione delle cartelle, potrebbero esserci ben 3 novità perché si parla di proroghe, di slittamento dei pagamenti e nuove sanatorie per i decaduti.
4 mesi fa
2 minuti di lettura
rottamazione cartelle
Foto © Licenza Creative Commons

Il principale strumento che negli ultimi anni è stato dato in mano ai contribuenti che hanno delle cartelle esattoriali a loro carico, per mettersi in regola, si chiama definizione agevolata. Si tratta della famosa e molto usata rottamazione delle cartelle. Quella le cui domande sono scadute il 30 giugno 2023 è la rottamazione quater.

che per quanto concerne la rottamazione delle cartelle, quello del 2023 è stato il quarto provvedimento. Inevitabile considerare questo strumento come il principale aiuto per quei contribuenti che, anche se con sacrifici e difficoltà, hanno deciso di sanare la loro posizione debitoria con Enti pubblici e con l’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Ecco perché le tante voci che si susseguono su novità relative alla rottamazione interessano molti.

La rottamazione quater, a che punto siamo?

Al momento, per la rottamazione quater, siamo arrivati alla quinta scadenza fondamentale per il pagamento delle rate. La rottamazione ha avuto due vantaggi per i contribuenti. Il primo è stato l’abbattimento di una parte del debito. Infatti, come tutti sanno, sulle cartelle esattoriali, man mano che passano i giorni, aumentano le cifre relative a sanzioni e interessi da pagare. Con la rottamazione, lo Stato offriva al contribuente la possibilità di cancellare dal debito queste voci, compreso l’aggio della riscossione.

In termini pratici, con la rottamazione, il contribuente poteva arrivare a pagare solo l’importo della tassa evasa o del tributo o imposta non pagata per tempo. Il secondo vantaggio era la dilazione del pagamento, con un massimo di 18 rate trimestrali e a scadenza fissa dal 2023 al 2027, ogni febbraio, maggio, luglio e ottobre. Ecco quindi che con la rottamazione quater i contribuenti oggi si trovano a dover pagare la quinta rata in scadenza il 31 luglio prossimo.

Rottamazione quater, ecco 3 novità in arrivo: proroga, aumento delle cartelle e nuove scadenze

Le rate della rottamazione godono di una tolleranza di 5 giorni sulla scadenza.

Essendo improrogabili queste scadenze ed essendo rigide le regole sulla decadenza (basta saltare una rata per decadere dalla rottamazione), i 5 giorni possono essere fondamentali.

In pratica, la rata in scadenza il 31 luglio può essere pagata senza conseguenze entro il 5 agosto. Dopo le prime due rate del 2023, quelle di ottobre e novembre che coprivano il 20% totale del debito, e dopo le prime due del 2024, a febbraio e maggio, pari al 5% ciascuna del debito totale, ecco la quinta scadenza. Man mano che passano le scadenze, come in una sorta di gara a eliminazione, sono molti i contribuenti che escono fuori dalla rottamazione perché non riuscendo a pagare una rata, perdono il diritto alla rottamazione.

Le rate pagate precedentemente vengono considerate come un acconto, ma il debito torna pieno di sanzioni e interessi come in origine, ripartendo le procedure di esecuzione forzata, come pignoramenti, confische o fermi amministrativi. Ecco perché sulla rottamazione quater, anche se ormai a regime, si continua a parlare di proroghe, slittamenti e riapertura dei termini.

Cosa accadrà nei prossimi mesi

Le novità che riguardano le cartelle esattoriali e la rottamazione quater potrebbero partire proprio dalla rata di luglio. Quella la cui scadenza è fissata al 31 luglio ma il cui pagamento, come detto, può avvenire senza conseguenze entro il 5 agosto. La prima novità riguarda proprio questa scadenza: sembra infatti che ci sia una possibile proroga in arrivo, che sposterebbe la scadenza al 15 settembre 2024. Oggi, o probabilmente nelle prossime ore, il governo dovrebbe mettere nero su bianco questo slittamento.

Un’altra potenziale novità è la riapertura dei termini per i decaduti. Come dicevamo, in questa sorta di gara a eliminazione scadenza dopo scadenza, il governo pensa a riaprire i termini per i pagamenti di chi, per le prime due rate del 2024, non è riuscito a pagare, perdendo il vantaggio della rottamazione.

Da un lato, per favorire i contribuenti che a inizio anno hanno avuto difficoltà. Dall’altro, per incassare più soldi, visto che il gettito che lo Stato ha guadagnato dalla rottamazione delle cartelle esattoriali è più basso di quanto previsto a bilancio.

Infine, per fine anno e per la nuova legge di Bilancio, si pensa ad allungare la rottamazione. Forse non con una nuova rottamazione quater, ma con un potenziamento dell’attuale. È in fase di studio una formula che consenta ai contribuenti che hanno aderito alla rottamazione quater di inserire anche altre cartelle nella sanatoria. Comprese quelle che erano diventate tali e passate a ruolo dopo il 30 giugno 2022. Data ultima delle cartelle rottamabili con la definizione agevolata dello scorso anno.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Pensioni
Articolo precedente

Quanti anni di lavoro serviranno per andare in pensione dal 2025?

concordato preventivo biennale
Articolo seguente

Accordo fisco e partita IVA: correttivi al concordato preventivo biennale