La legge di Bilancio adesso è in Parlamento, alle prese, come prassi vuole, con gli emendamenti dei gruppi parlamentari. Nel testo che da giorni è diffuso e consultabile, ma non ancora definitivo, della sanatoria delle cartelle esattoriali non c’è traccia alcuna. Niente nuove agevolazioni per i contribuenti indebitati con l’Agenzia delle Entrate Riscossione. Però va detto che la manovra è tutto fuorché definitiva, soprattutto perché di proposte correttive, emendamenti e modifiche sicuramente ce ne saranno tante. E dopo le ultime esternazioni di noti rappresentanti del governo, soprattutto provenienti dalla Lega di Matteo Salvini, ecco che si torna a parlare di rottamazione delle cartelle esattoriali.
Parliamo di rottamazione quinquies, visto che quella attuale in corso è la quater. E tra l’altro, proprio sulla vecchia sta per arrivare la sesta scadenza. Ma andiamo con ordine e vediamo cosa bolle in pentola nella manovra alla voce cartelle esattoriali.
Cartelle esattoriali da rottamare? In arrivo una nuova sanatoria?
Al momento, di una rottamazione quinquies, come verrebbe battezzata la nuova sanatoria delle cartelle, non c’è traccia alcuna. Però, per esempio, Claudio Durigon, sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e tra i massimi leader della Lega, non più tardi di qualche giorno fa in un’intervista ha detto che secondo il Carroccio ci vorrebbe una nuova rottamazione delle cartelle. Che sia il preludio a un emendamento della maggioranza che corregge la manovra o il decreto Fiscale varando una nuova sanatoria?
La speranza è di molti contribuenti, sia di chi è decaduto dalla rottamazione quater perché non è riuscito a far fronte al pagamento di una delle rate già passate, sia di chi ha delle cartelle che non ha potuto inserire nella cosiddetta rottamazione quater. Infatti, la definizione agevolata delle cartelle esattoriali del 2023 ha previsto la possibilità di rottamare le cartelle del periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022.
Ecco cosa rischiano quelli che non pagano entro il 9 dicembre
Una nuova rottamazione delle cartelle potrebbe quindi finire con il far rientrare nuovi debiti tra quelli da saldare in misura agevolata. E naturalmente potrebbe far rientrare in gioco chi, per aver saltato una rata, è decaduto dal precedente piano agevolato. Come tutti sanno, infatti, con la rottamazione delle cartelle anche il saltare una sola rata del piano portava alla decadenza del beneficio. Ed è il rischio che corre chi, per esempio, salta la rata del 30 novembre 2024 che però, per via dei 5 giorni di tolleranza, scade il 9 dicembre.
In pratica, chi entro il 9 dicembre prossimo non verserà la sesta rata della rottamazione, rischia di perdere il diritto alla sanatoria. Ciò che ha versato in precedenza, come confermato anche dall’Agenzia delle Entrate, resterebbe come acconto a tagliare il debito in origine. Mentre il debito complessivo tornerebbe ad essere caricato di interessi per ritardata iscrizione a ruolo, aggio di riscossione e sanzioni. Che poi sono le voci tagliate dalle cartelle in rottamazione. E che di fatto rappresentano, oltre alla possibilità di pagare in 18 rate, il vantaggio della rottamazione. Un vantaggio identico che si riproporrebbe con l’eventuale rottamazione quinquies.
Dovete aiutare le persone che non hanno reddito e lavoro a 58 non e facile ci portano alla depressione Stefania Ciuffardi grazie mille
Ho 61 anni azienda chiusa
Reddito sotto 5.000 euro come farà a capire l’agenzia dell’entrate che è impossibile aderire ha qualsiasi rottamazione
QUESTI vogliono che la facciamo finita
Ma possono stare Freschi
io Dalla mafia legalizzata non mi piego
Ho 50 anni azienda chiusa per vari motivi, pieno di debiti verso agenzia delle entrate non riesco più a supportare le rate della rottamazione ho attualmente uno stipendio due volte più basso rispetto alle rate…..la sesta rata incombe e inoltre ho altre cartelle rateizzate . Non ho più voglia di vivere
Lei deve Vivere , sono loro che devono aiutare il popolo
Voi vi mangiate i milioni di euro, è per 4 spiccioli,fate il fermo amministrativo. Siete vergognosi
Io, purtroppo dopo la terza rata pagata, per ragioni di salute mi sono trovato a non poter pagare la quarta rata. Infatti ero ricoverato in ospedale per una divaricazione aortica, sono stato in coma. Vista la patologia a cui sono stato sottoposto c’è un modo per rientrare con la Quater? Grazie
Siamo arrivati al punto ,che come commento di Vincenzo , la gente è ormai disperata. Come si fa a chiedere pagamenti se non si riesce a vivere con ciò che è il reddito di un lavoratore. E VERGOGNOSO poi , leggere e sentire , dei POLITICI ( per modo di dire politici) che vanno in vacanza in strutture da centinaia di euro al giorno, di gente che sputa in faccia ricchezza. Ma un po di coscienza bisogna pure averla. Siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Bisogna vivere alla giornata e pregare di non avere problemi di salute. E giusto che , dopo 40 anni di lavoro si arrivi a tanto. Non pensare al futuro? Io personalmente vivo ogni momento della giornata con gioia spero che un giorno qualcosa cambi. Oppure bisogna dire come diceva mio nonno ADDA ARRIVA’ BAFFO ‘
Chi conosce il dialetto del SUD intende. Buona Vita a Tutti
Pur volendo pagare e rateizzare le cartelle arretrate
Come si fa se ammalappena si riesce a campare
Stai e governi di merda che aiutano solo i delinquenti e malfattori
Ruducetevi gli stipendi bastardi al governo e abbassate le tasse al minimo senò col cazzo che la gente le pagherà.
Lei deve Vivere , sono loro che devono aiutare il popolo