E’ passata in secondo piano, rispetto alla notizia principale del potenziamento del “quantitative easing”, una delle principali misure annunciate dal governatore della BCE, Mario Draghi, il giovedì scorso e che potrebbe avere effetti sull’economia maggiori delle altre. Parliamo delle nuove aste Tltro (“Targeted long term refinancing operations”), quelle con le quali, a partire dal prossimo mese di giugno e attraverso 4 appuntamenti, l’istituto erogherà ulteriore liquidità alle banche nell’Eurozona, finalizzata al sostegno dei prestiti alle imprese. Fin qui, nulla di realmente nuovo.
I criteri delle nuove aste Tltro
Le aste erogheranno liquidità fino a 4 anni, da rimborsare a partire dal secondo anno, nel caso di mancata crescita degli impieghi, con rate trimestrali. Il tasso a cui sarà prestata è pari a quello “benchmark” della BCE, appena azzerato. Ma esso possa essere ridotto fino a un minimo del -0,40%, pari a quello applicato ai depositi overnight delle banche. Come funziona in concreto? Le banche sono tenute ad aumentare gli impieghi di almeno il 2,5% all’anno verso le imprese. Se lo faranno per una percentuale pari o superiore a questa, il tasso applicato ai finanziamenti ricevuti scende al -0,4%, mentre se lo faranno per una frazione di tale percentuale, il tasso sarà abbassato in proporzione.