Serve fiducia, ma non c’è
I 202 miliardi di crediti sofferenti (di cui 160 verso le imprese) segnalano, ad esempio, quanto sia rischioso in questa fase prestare denaro in Italia. Non è una questione di tassi alti (sono ormai ai minimi storici), quanto di mancanza di fiducia tra le parti da un lato e di debolezza economica complessiva dall’altro. La riattivazione del credito alle imprese potrebbe spingere fuori l’Eurozona dalle secche della stagnazione, ma perché ciò accada è necessario che anche l’altro lato del mercato, le famiglie, intravedano prospettive stabilmente positive, potendo così aumentare i consumi, specie quelli di beni durevoli.