Dopo tanti provvedimenti di rottamazione delle cartelle, dopo tanti saldo e stralcio e tante sanatorie, il problema delle cartelle esattoriali è ancora molto diffuso e grave. Il Concessionario alla Riscossione, che non è più Equitalia ma l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha i problemi di sempre. Parliamo della saturazione del magazzino insoluti. Il lavoro di Agenzia delle Entrate Riscossione è ingessato da un numero enorme di cartelle esattoriali da gestire. I contribuenti che hanno a che fare con le cartelle esattoriali sono ancora troppi.
Nuove cartelle esattoriali da rottamare? In arrivo la quinta sanatoria, ecco le ultime news
Perché ci sono valide possibilità che alla fine venga finalmente varata la nuova rottamazione delle cartelle? Le risposte a questa domanda partono dalle considerazioni fatte in premessa. Milioni di contribuenti italiani hanno una o più cartelle esattoriali da pagare e che probabilmente non riescono a pagare. Cartelle esattoriali che derivano da tasse, imposte e multe di vario genere. Una nuova rottamazione delle cartelle favorirebbe i contribuenti dal punto di vista dei pagamenti. Perché se venisse varata alla solita maniera, si godrebbe di nuovo di una possibile rateizzazione a 18 rate con 4 rate annuali. E poi con i soliti sconti sugli aggi di riscossione, sugli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sulle sanzioni. Per l’Agenzia delle Entrate Riscossione, che per esempio nella riforma della riscossione ha ottenuto già un vantaggio dalla cancellazione automatica delle cartelle che non è riuscita ad incassare per 5 anni verso contribuenti insolvibili, si tratterebbe di una semplificazione del magazzino insoluti.
Ed utili avrebbe anche lo Stato, a prescindere dagli incassi reali dalla nuova rottamazione. Infatti quando si vara un provvedimento del genere di solito il governo mette a bilancio un incasso di previsione. In pratica si mette a bilancio una cifra che si conta di incassare dalla rottamazione e questo alleggerisce il carico rimpinguando, anche se solo sulla carta, il bilancio dello Stato che è sempre scarno.
Ecco perché la rottamazione quinquies può davvero andare in porto
Diverse ragioni portano a considerare possibile la nuova rottamazione delle cartelle. In barba alle opposizioni che sono sempre critiche verso provvedimenti che vengono tacciati di essere dei condoni e dei favori agli evasori. La nuova rottamazione prevederebbe quindi una nuova tornata di cartelle da rottamare. Stavolta a differenza della quate, la quinquies arriverebbe anche alle cartelle dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023, che erano escluse dal vecchio provvedimento. E si aprirebbe la possibilità di saldare le cartelle già precedentemente rottamate, da parte di chi ha perso il diritto alla rottamazione quater. Infatti come tutti sanno, sono tanti i contribuenti che non sono riusciti a pagare le rate della rottamazione quater. Finendo con la decadenza dalla vecchia sanatoria. Chi non ha pagato anche solo una delle vecchie rate entro i 5 giorni di tolleranza di ciascuna di esse, adesso ha perso il diritto alla rottamazione. Il debito è tornato alle origini, arricchito di sanzioni, aggi e interessi. E le rate eventualmente pagate sono considerate come acconti sul debito totale. Adesso con una nuova rottamazione anche i decaduti potrebbero tornare ad essere immessi dentro la sanatoria.