Sostegno ai poveri e alle fasce meno abbienti della popolazione, con sussidi e benefit di vario genere. Governo ed Enti Locali continuano a rivolgere la loro attenzione alle fasce deboli. Da tempo, infatti, esistono misure di contrasto alla povertà che chi è in possesso dei requisiti può richiedere mediante apposita domanda. Basti pensare alle due misure che hanno sostituito il Reddito di Cittadinanza, il quale è rimasto in vigore fino al 31 dicembre 2023. Così come il Reddito di Cittadinanza, che si è rivelato molto utile soprattutto durante la fase pandemica, ora troviamo il Supporto Formazione e Lavoro e l’Assegno di Inclusione, entrambi di natura statale ed erogati dall’INPS.
Tuttavia, oggi si presenta una novità che riguarda una particolare Regione italiana. È stato infatti introdotto il Reddito di Povertà in Sicilia, una nuova misura per sostenere i soggetti vulnerabili. Vediamo nel dettaglio come funziona.
Nuove domande per il Reddito di Povertà, dal 25 febbraio via alle istanze, ecco dove e per chi
Dal Reddito di Cittadinanza all’Assegno di Inclusione, passando per il vecchio REI (Reddito di Inclusione) e i nuovi sussidi regionali, tra cui il Reddito di Povertà. Questa misura potrà essere richiesta a partire dal 25 febbraio, ma esclusivamente dai residenti in Sicilia.
Nello specifico, si tratta di un bonus erogato una tantum fino a 5.000 euro. È questa la cifra massima ottenibile da famiglie che si trovano prossime alla soglia della povertà. Il sussidio, infatti, sarà riconosciuto in un’unica soluzione a chi risiede da almeno 5 anni nella Regione Sicilia.
L’importo potrà variare in base all’ISEE, con l’introduzione di una graduatoria che terrà conto del numero dei figli, della loro età e di altre situazioni specifiche (nuclei familiari monogenitoriali, vittime di violenza, ecc.).
Il requisito principale per accedere alla misura è un ISEE sotto 5.000 euro. A breve verrà attivata una piattaforma apposita per la presentazione delle domande.
Ecco la nuova misura del governo per la Regione Sicilia
Con una dotazione pari a 30 milioni di euro, prende il via il Reddito di Povertà della Regione Sicilia. La finestra per l’inoltro delle istanze sarà aperta da martedì 25 febbraio 2025 e la gestione delle procedure è affidata all’IRFIS, la Finanziaria per lo Sviluppo della Sicilia. Il termine ultimo per presentare la domanda è fissato al 15 aprile 2025, quindi ci saranno meno di due mesi a disposizione per richiedere il Reddito di Povertà.
La misura è stata illustrata direttamente dal Presidente della Regione, Renato Schifani, e l’ufficio di Presidenza ha reso disponibile un avviso sul sito istituzionale della Regione Sicilia.
Ricapitolando, si tratta di un bonus contro la povertà destinato a chi:
- Risiede in Sicilia da almeno 5 anni.
- È in possesso di un ISEE 2025 in corso di validità non superiore a 5.000 euro.
La graduatoria che verrà stilata si baserà su un sistema di punteggio. L’accesso al beneficio e l’importo spettante dipenderanno appunto dal punteggio totalizzato. Ad esempio, per ottenere il sussidio pieno di 5.000 euro occorrerà superare 30 punti; tra 20 e 30 punti l’importo sarà di 3.500 euro, mentre sotto i 20 punti si avrà diritto a 2.500 euro.
Il meccanismo del punteggio per il nuovo Reddito di Povertà
Il punteggio è un elemento chiave per chi desidera un importo più elevato dal Reddito di Povertà della Regione Sicilia. Tale punteggio deriva da diversi fattori e si somma in base alle caratteristiche del nucleo familiare. Ad esempio:
- ISEE tra 0 e 1.500 euro: 10 punti.
- ISEE oltre 1.500 e fino a 3.500 euro: 8 punti.
- ISEE fino a 5.000 euro: 6 punti.
Inoltre, sempre in base a quanto dichiarato dall’ufficio di Presidenza della Regione, si prevedono:
- 1 punto per ogni componente del nucleo familiare.
- 2 punti per ogni figlio minorenne.
- 8 punti per ragazze madri, donne vittima di violenza e vedove con figli a carico.
- 5 punti per i nuclei familiari con casa in affitto.