C’è stata una nuova emissione di obbligazioni con cedola “step-down” o decrescente da parte di Societe Generale. E come nel marzo scorso, l’offerta ha riguardato una doppia tranche: in euro (ISIN: XS2813846354) e dollari Usa (ISIN: XS2813846438). Il bond ha in entrambi i casi una durata di 15 anni (scadenza in data 17 maggio 2039). Nel dettaglio la tranche in euro offre una cedola annuale lorda del 7% per i primi due anni. Dal terzo anno e fino al quindicesimo, il tasso scende al 4%.
Obbligazioni Societe Generale callable dal secondo anno
Le nuove obbligazioni Societe Generale sono “callable”. Prevedono la facoltà, ma non l’obbligo, per l’emittente di procedere al rimborso anticipato del capitale a partire dalla seconda data di pagamento, cioè dal 17 maggio 2026 (incluso) e fino al quattordicesimo anno (17 maggio 2038). Se accadesse, la banca francese rimborserebbe alla pari il capitale e corrisponderebbe all’investitore la cedola relativa all’anno di esercizio della call.
Rendimento decrescente con gli anni
Facendo due conti, otteniamo che il rendimento medio lordo annuale delle obbligazioni Societe Generale in euro risulti del 4,40%. Per la tranche in dollari, sale al 7,40%. Ovviamente, stiamo considerando il caso che entrambe le tranche arrivino alla scadenza naturale del 2039. Nel caso di rimborso anticipato, va da sé che il rendimento annuo risulterà in media più alto e tanto più avverrà in vicinanza della data di emissione. Il perché è facile da capire: la maxi-cedola iniziale peserà di più su un periodo di investimento minore.
Ad esempio, se il rimborso avvenisse dopo cinque anni, la tranche in euro avrà versato all’obbligazionista cedole annuali complessive pari al 26% del capitale. Ne consegue un tasso medio del 5,20%. Se il rimborso avvenisse dopo dieci anni, il tasso medio percepito scenderebbe al 4,60%.
Quotazioni sotto la pari
I titoli possono già essere negoziati sul segmento Bond-X (EuroTlx) di Borsa Italiana. E c’è una buona notizia per coloro che fossero interessati ad un investimento. Il taglio minimo è di appena 1.000 euro per la prima tranche, di 2.000 dollari (circa 1.840 euro) per la seconda. Tra le altre cose, le quotazioni odierne risultano scese sotto la pari: a 98,25 centesimi per la tranche in euro, a 98,21 centesimi per la tranche in dollari. Questo significa che un lotto minimo si acquisterà in queste ore per circa 982,50 euro e 1.964,40 dollari rispettivamente. Il rendimento alla scadenza in entrambi i casi risulterà più alto di quello all’emissione sopra indicato.
Il rischio di credito per queste obbligazioni Societe Generale è da considerarsi basso. Le agenzie internazionali assegnano loro rating elevati: A per S&P e Fitch, A1 per Moody’s. Per la tranche in dollari esiste, tuttavia, il rischio di cambio per il caso in cui il dollaro prossimamente e fino alla scadenza o previa data di rimborso/disinvestimento s’indebolisse contro l’euro. Per questo la relativa tranche offre cedole più alte lungo l’intero periodo. E c’è anche il rischio di quotazione se si volesse o dovesse rivendere il titolo prima della scadenza. L’investitore si esporrebbe, infatti, ai prezzi di mercato. Se inferiori a quelli di acquisto/emissione, subirà una perdita in conto capitale.
Obbligazioni Societe Generale, rischi da call e liquidità
Anche la possibile call rappresenta un rischio, dato che l’obbligazionista non incasserebbe le cedole per il periodo rimanente dell’investimento, ipotizzato della durata massima di quindici anni. Infine, occhio anche al rischio di liquidità. Poiché l’emissione delle nuove obbligazioni Societe Generale è avvenuta per importi esigui (appena 50 milioni di euro per la prima tranche), non è scontato che si formi un adeguato mercato secondario per gli scambi.