La compagnia elettrica ENEL è stata la prima in Italia ad avere emesso nuove obbligazioni sostenibili dopo la pausa estiva. E’ tornata sul mercato con un bond ESG per l’importo di 1 miliardo di euro, a fronte del quale sono stati raccolti ordini pari a 2,4 miliardi. L’operazione è stata curata da BNP Paribas, BPER, Commerzbank, GSBE, IMI-Intesa Sanpaolo, JP Morgan, Mediobanca e Unicredit. La durata iniziale del titolo risulta essere di sei anni e mezzo, dato che andrà in scadenza in data 9 marzo 2029.
Le obbligazioni sostenibili ENEL puntano a raggiungere alcuni obiettivi di natura ambientale. In particolare, la compagnia si è impegnata a contenere le emissioni di CO2-equivalente a 140 grammi per kWh entro il 2024. Il dato al 30 giugno scorso era di 237 grammi per kWh, in aumento dai 207 del primo semestre 2021 (+14,5%). Nel caso in cui tale obiettivo non fosse raggiunto, la cedola sarà incrementata di 25 punti base o 0,25%. Tale maggiorazione sarebbe riconosciuta a partire dalla prima data di pagamento utile successiva alla presentazione della relazione sulle emissioni, certificata da esperti indipendenti.
Obbligazioni sostenibili ENEL prima di stretta sui tassi BCE
L’AD, Francesco Starace, spiega che entro il 2024 il debito sostenibile dovrà attestarsi a non meno del 65% dell’indebitamento totale, mentre tale percentuale dovrà risultare superiore al 70% nel 2030. Rispetto al rendimento offerto dai titoli di stato di pari durata, le nuove obbligazioni sostenibili ENEL offrono un premio di quasi 0,40%. L’emissione, invece, è avvenuta a premio di circa 155 punti base sul tasso “mid swap” di pari durata, giù dai +175 ipotizzati prima dell’operazione. La compagnia ha emesso green bond a partire dal 2017 per un totale di 3,5 miliardi.
Nel primo semestre di quest’anno, ENEL ha fatturato 67,3 miliardi, +85,3% su base annua. Ma l’utile netto è diminuito del 4,8% a 1,7 miliardi. Nel frattempo, l’indebitamento finanziario netto è salito del 19,8% a 62,2 miliardi. La tempistica dell’emissione non sarebbe casuale. Le nuove obbligazioni sostenibili sono state offerte sul mercato prima della riunione della BCE di oggi, che molto probabilmente alzerà i tassi d’interesse dello 0,75%. La stretta monetaria rende più costose e difficoltose in questa fase le operazioni di indebitamento. D’altra parte, l’offerta era rivolta agli investitori istituzionali.