Giovedì 26 settembre il Tesoro collocherà in asta nuovi Bot a 6 mesi per un controvalore nominale pari a 7 miliardi di euro. La data di regolamento è stata fissata per lunedì 30 settembre e coinciderà con quella di emissione. Questo significa che l’investitore dovrà pagare per l’importo prenotato nel giorno in cui decorreranno a maturare gli interessi. Come sapete certamente, questi titoli di stato non sono provvisti di cedola, per cui il loro rendimento dipende esclusivamente dalla differenza tra il prezzo di rimborso alla scadenza (100) e il prezzo di acquisto in asta o sul mercato secondario.
Emissione inferiore ai rimborsi
I nuovi Bot a 6 mesi arriveranno a scadenza in data 31 marzo 2025 e, pertanto, avranno una durata iniziale di 182 giorni. Sempre giorno 30 di settembre arriveranno a scadenza Bot a 6 mesi per un controvalore nominale di 7,7 miliardi. In pratica, l’emissione a breve termine di questa settimana non aumenterà le dimensioni del nostro già elevato debito pubblico. Anzi, il saldo sarà negativo, poiché i rimborsi supereranno i nuovi prestiti concessi allo stato.
Prezzo e rendimento possibili
E ora veniamo alle possibili condizioni spuntate dai nuovi Bot a 6 mesi. Ad agosto non c’è stata un’emissione su questa scadenza esatta. Il Tesoro collocò in asta tranche di Bot già in circolazione e con durata residua pari a circa 5 (ex 6 mesi) e 6 mesi (ex 12 mesi). Pertanto, il confronto lo effettuiamo con i secondi, i quali esitarono un prezzo di aggiudicazione di 98,26 centesimi e un rendimento alla scadenza del 3,247%. In questo caso, però, i giorni di durata residua del bond erano 196.
Da allora il mercato ha assorbito la notizia del secondo taglio dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea (BCE) e, soprattutto, il maxi-taglio dello 0,50% della Federal Reserve della settimana scorsa. Se il primo era grosso modo scontato, il secondo per entità è risultato una parziale sorpresa.
Nuovi Bot a 6 mesi o investimento più lungo?
Le famiglie hanno convenienza a prenotare un lotto per il caso in cui dispongano di liquidità per un periodo breve e vogliano metterla a frutto, anziché parcheggiarla su un conto corrente a zero interessi. Quando questi nuovi Bot a 6 mesi saranno rimborsati, tuttavia, il livello dei tassi nell’Eurozona risulterà verosimilmente più basso di quello odierno. Di quanto? Secondo il mercato dell’1%, per cui fatevi quattro conti prima di ipotizzare un investimento. Meglio ottenere intorno al 3% e tra sei mesi ritrovarsi a reinvestire il capitale in asset meno redditizi o impiegare la liquidità a più lungo termine (se possibile), ma spuntando rendimenti più alti per un periodo prolungato e superiori a quelli che troverei a fine marzo sul mercato?