Giovedì 10 aprile il Tesoro emetterà nuovi Bot a 12 mesi per l’importo di 7 miliardi di euro e riaprirà la scadenza del 13 giugno 2025 (ISIN: IT0005599474) per altri 1,5 miliardi. Nel secondo caso si tratta di una terza tranche di Bot emessi per la prima volta nel giugno dello scorso anno e che presentano oramai una durata residua di 60 giorni. La data di regolamento è stata fissata per giorno 14 aprile.
Caratteristiche del bond in asta
I nuovi Bot a 12 mesi avranno per quel giorno la data di emissione e arriveranno a scadenza il 14 aprile 2026, per cui presentano una durata iniziale esattamente di 365 giorni. Venerdì 11 si terrà la consueta asta supplementare riservata agli “Specialisti in titoli di stato” per un ammontare fino al 10% dell’importo assegnato all’asta ordinaria.
In totale, quindi, il Tesoro potrà raccogliere fino a 9,35 miliardi. Un importo di per sé consistente, ma c’è da dire che sempre giorno 14 arriveranno a scadenza altri Bot annuali per 9,925 miliardi.
Di fatto, la domanda per i nuovi Bot sarà assorbita in sede di rinnovo degli investimenti in scadenza. Ciò dovrebbe offrire sostegno al rapporto di copertura. In verità, le richieste dovrebbero mostrarsi relativamente solide per effetto del clima di avversione al rischio generatosi sui mercati finanziari con l’annuncio dei dazi americani. I rendimenti stanno scendendo lungo la curva, specialmente sul tratto medio-breve. All’asta di marzo i nuovi Bot a 12 mesi furono collocati al prezzo di 97,692 centesimi per un rendimento lordo del 2,337%.
Nuovi Bot, stima rendimento
Stando alle indicazioni che arrivano dal mercato, i nuovi Bot a 12 mesi con scadenza aprile 2026 dovrebbero esitare un prezzo in area 98 centesimi per un rendimento lordo di poco superiore al 2%.
Analogo il rendimento dell’altro bond di giugno. Sul mercato secondario si acquistava ieri a 99,62 centesimi, poco sotto la pari. Il rendimento annualizzato si attestava in chiusura di seduta al 2,01%. Gli investitori si aspettano che la Banca Centrale Europea taglierà i tassi di interesse anche la prossima settimana. Da cui la risalita dei prezzi sul tratto a breve, mentre i bond lunghi guadagnano meno. La curva dei tassi è diventata più ripida nelle ultime settimane.
giuseppe.timpone@investireoggi.it