Nuovi codici ATECO dal 2025: un aggiornamento cruciale per partite IVA e amministrazioni

Dal 2025, la nuova classificazione Ateco rivoluziona adempimenti fiscali e amministrativi per imprese e professionisti
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A partire dal 1° gennaio 2025, entrerà in vigore la nuova classificazione Ateco 2025, che sostituirà l’attuale Ateco 2007 – Aggiornamento 2022. La piena operatività di questa nuova codifica, fondamentale per la gestione statistica, amministrativa e fiscale delle attività economiche in Italia, è fissata per il 1° aprile 2025. Il cambiamento rappresenta un passo cruciale per armonizzare le procedure amministrative e migliorare l’efficienza nei vari settori economici.

La revisione nasce dal Regolamento delegato (UE) 2023/137 della Commissione Europea, pubblicato il 10 ottobre 2022, che modifica il precedente Regolamento (CE) n.

1893/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio. Successivamente, una rettifica identificata come 2024/90720 ha completato l’adeguamento normativo. Gli organi coinvolti, tra cui l’Agenzia delle Entrate, l’Istat e il sistema camerale, sono già al lavoro per garantire una transizione agevole e trasparente per tutti gli operatori economici.

Il codice ATECO, ricordiamo, è formato da una combinazione alfa numerica che identifica l’attività economica svolta dall’impresa: le lettere individuano il macro settore economico di appartenenza; i numeri invece rappresentano categorie e sotto categorie dei settori di riferimento.

Nuovi codici ATECO 2025: cosa dovranno fare gli enti

L’implementazione della nuova classificazione comporta azioni di ricodifica specifiche nei registri delle unità economiche, sia a livello statistico che amministrativo. I diversi enti coinvolti (Agenzia Entrate, Camera Commercio, ecc.) utilizzeranno metodologie adattate alle rispettive finalità istituzionali.

Per semplificare questo processo, è stata predisposta una tabella operativa di corrispondenza tra Ateco 2007 – Aggiornamento 2022 e Ateco 2025. Questo strumento è frutto della collaborazione tra Istat, il sistema camerale e l’Agenzia delle Entrate. Sarà disponibile nei primi mesi del 2025 sul sito ufficiale dell’Istat, fornendo un supporto essenziale per imprese e professionisti.

Dal 1° aprile 2025, aziende e liberi professionisti potranno accedere agli strumenti digitali messi a disposizione per verificare e, se necessario, aggiornare i codici di classificazione delle proprie attività. Questo processo garantirà una corretta transizione verso la nuova codifica, riducendo al minimo eventuali disallineamenti.

Implicazioni per gli adempimenti fiscali dei contribuenti

La nuova classificazione Ateco 2025 introdurrà aggiornamenti significativi nella struttura e nei contenuti dei codici, che avranno un impatto diretto sugli adempimenti fiscali. Gli operatori soggetti a IVA saranno tenuti a utilizzare i nuovi codici per la compilazione di atti e dichiarazioni destinate all’Agenzia delle Entrate, salvo diverse indicazioni fornite nei modelli fiscali.

Nonostante il cambiamento, come già chiarito dalla risoluzione n. 262/2008, l’adozione di Ateco 2025 non comporterà l’obbligo di presentare la dichiarazione di variazione prevista dagli articoli 35 e 35-ter del decreto IVA. Tuttavia, nel caso in cui il contribuente identifichi una nuova codifica che rappresenta più accuratamente la propria attività economica, sarà possibile comunicarla attraverso procedure specifiche.

Cosa devono fare i contribuenti

Le modalità di comunicazione dei nuovi codici Ateco dipenderanno dalla tipologia di contribuente.

Contribuenti iscritti al Registro delle Imprese delle Camere di Commercio:

La comunicazione dovrà essere effettuata tramite il sistema ComUnica, messo a disposizione da Unioncamere. Questo strumento centralizzato semplifica la gestione delle pratiche amministrative, permettendo alle imprese di aggiornare rapidamente i propri dati.

Contribuenti non iscritti al Registro delle Imprese:

Questi soggetti dovranno utilizzare i modelli fiscali forniti dall’Agenzia delle Entrate. In particolare, i modelli variano in base alla tipologia di soggetto:

  • Modello AA7/10: destinato a società, enti e associazioni.
  • Modello AA9/12: per imprese individuali, lavoratori autonomi, artisti e professionisti.
  • Modello AA5/6: rivolto a enti non commerciali e associazioni.
  • Modello ANR/3: per l’identificazione diretta ai fini IVA di soggetti non residenti.

Sono stessi modelli utilizzati per aprire partita IVA, per chiudere partita IVA o comunicare variazioni.

L’Agenzia delle Entrate provvederà a pubblicare le versioni aggiornate di tutti i modelli fiscali prima dell’entrata in vigore della nuova classificazione, garantendo che gli operatori abbiano accesso tempestivo agli strumenti necessari.

Benefici e finalità della nuova classificazione

La transizione verso Ateco 2025 mira a migliorare la precisione nella rappresentazione delle attività economiche, favorendo una maggiore coerenza tra le esigenze statistiche, amministrative e fiscali.

Questo cambiamento è particolarmente rilevante in un contesto economico in continua evoluzione, in cui è fondamentale disporre di dati accurati e aggiornati.

Un aspetto centrale è rappresentato dalla capacità di Ateco 2025 di riflettere meglio le dinamiche economiche moderne, tenendo conto delle trasformazioni tecnologiche e dei nuovi settori emergenti. Attraverso una struttura più flessibile e dettagliata, la nuova classificazione consentirà di monitorare con maggiore efficacia le attività economiche, supportando le politiche pubbliche e le decisioni strategiche delle imprese.

Preparazione per il cambiamento dopo i codici ATECO 2025

Per affrontare con successo l’introduzione di Ateco 2025, è fondamentale che tutti gli operatori economici si preparino per tempo. Le imprese e i professionisti sono invitati a consultare regolarmente le informazioni e gli strumenti messi a disposizione dall’Istat, dalle Camere di Commercio e dall’Agenzia delle Entrate. Una pianificazione accurata e una tempestiva verifica dei propri codici Ateco attuali rappresentano passaggi chiave per evitare inconvenienti e garantire la conformità alle nuove normative.

L’aggiornamento dei codici Ateco non è soltanto un obbligo amministrativo, ma anche un’opportunità per le imprese di rivedere la propria classificazione economica, ottimizzando la rappresentazione delle attività svolte. Questo può favorire una maggiore competitività sul mercato e migliorare l’interazione con le istituzioni.

Riassumendo

  • La nuova classificazione Ateco 2025 sostituirà Ateco 2007, operativa dal 1° aprile 2025.
  • Strumenti di ricodifica e supporti digitali faciliteranno la transizione per imprese e professionisti.
  • Nuovi codici influenzeranno gli adempimenti fiscali, ma senza obbligo di dichiarazioni di variazione.
  • Procedure di comunicazione variano per contribuenti iscritti o meno al Registro delle Imprese.
  • Ateco 2025 migliorerà la rappresentazione delle attività economiche e l’efficienza amministrativa.
  • Preparazione proattiva è essenziale per conformità e competitività nel nuovo sistema economico.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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