Per far fronte all’emergenza Covid, il nuovo Governo formato da Mario Draghi si è detto intenzionato a reintrodurre i congedi familiari straordinari da riconoscere ai lavorator, genitori di figli minori costretti in casa a seguito di quarantena o didattica a distanza (DAD). Vediamo quali sono le novità introdotte dal dl Sostegno.
Congedi familiari straordinari retribuiti: a chi verranno riconosciuti con il dl Sostegno
I congedi familiari straordinari che vuole introdurre l’Esecutivo con l’approvazione del dl Sostegno sono, essenzialmente, gli stessi che aveva riconosciuto il Governo Conte qualche mese fa, ma in scadenza il 31 dicembre 2021.
Si tratta quindi di congedi retribuiti, al 50%, e riconosciuti ai lavoratori, genitori di figli minori rimasti in casa a seguito di:
- ricorso alla didattica a distanza nelle regioni/zone a rischio alto, dove sono state sospese le lezioni in presenza;
- quarantena scolastica obbligatoria o precauzionale del minore a seguito di contagio o contatto con un positivo.
In particolare, ha spiegato l’Inps, è possibile avvalersi del congedo per sospensione dell’attività didattica del figlio in presenza, oltre che nel caso di contatto avvenuto all’interno della scuola, anche nell’ambito dello svolgimento di attività sportive di base o di attività motoria in strutture quali palestre, piscine, centri sportivi, circoli sportivi, sia pubblici che privati, nonché all’interno di strutture regolarmente frequentate per seguire lezioni musicali e linguistiche. Va detto, a tal proposito, che per poter fruire del congedo è sempre necessario che la quarantena sia stata disposta dalla ASL.
Congedi straordinari Covid, cosa cambia con il dl Sostegno: le novità
Rispetto a quanto stabilito dal precedente Esecutivo, il dl Sostegno introduce una novità per quanto riguarda il requisito dell’età: se prima infatti il congedo Covid-19 veniva riconosciuto ai lavoratori dipendenti con figli in quarantena scolastica minori di 14 anni, recentemente la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ha confermato che i nuovi congedi straordinari verranno estesi e riconosciuti a chi ha figli di età pari o inferiore ai 16 anni.
Oltre alla novità dell’età, i congedi straordinari Covid con il dl Sostegno verranno reintrodotti con effetto retroattivo: questo vuol dire che i genitori che non possono ricorrere alle modalità di smart working potranno richiedere questo indennizzo anche per i mesi intercorsi tra la scadenza del 31 dicembre 2020 e l’entrata in vigore delle nuove misure. Per i figli maggiori di 16 anni, inoltre, il congedo resta possibile ma solo se non retribuito (ovvero a stipendio zero).
Restano infine fermi i limiti di fruizione: come già detto, il congedo può essere richiesto dai lavoratori dipendenti che non possono svolgere la propria attività da remoto, mentre può usufruire degli stessi un genitore per volta (e non entrambi nello stesso giorno).
Pertanto, fermo restando il presupposto della necessaria sussistenza della convivenza del figlio con il genitore richiedente il congedo, se mamma o papà fruiscono del congedo per quarantena scolastica del figlio o per la sospensione dell’attività didattica in presenza dello stesso, l’altro genitore non potrà fruire negli stessi giorni per lo stesso figlio, ma potrà fruirne per altro figlio avuto da un altro rapporto, purché il genitore dell’altro figlio non stia a sua volta fruendo dello stesso congedo.