Il 730 del 2023 che presto tutti i contribuenti dovranno presentare, serve per completare l’operazione fiscale del 2022. La cosa particolare delle nuove dichiarazioni dei redditi è il loro incastro con l’assegno unico e universale sui figli a carico. Perché il 730 e l’assegno unico si incastrano tra loro? Perché con il varo dell’assegno unico a marzo 2022, anche le detrazioni per i carichi di famiglia hanno subito una variazione. La misura unica di welfare per le famiglie è proprio l’assegno universale sui figli.
Assegno unico e detrazioni sul 730, come fare?
Ma l’assegno unico nel 2022 ha funzionato per 10 mesi, il che rende il 2023 un anno di transizione come dichiarazione dei redditi. Inoltre l’assegno unico è una misura che si rivolge a famiglie con figli fino a 21 anni di età (non ancora compiuti). Ma allora, come ci si comporta con le dichiarazioni dei redditi nel 2023?
“Gentile redazione, mi chiamo Mario e vi chiedo come mi devo comportare con la mia dichiarazione dei redditi. Mi riferisco alle detrazioni per mia moglie e mia figlia a carico. La bambina ha 14 anni e quindi prendo l’assegno unico. Per i primi mesi del 2022 avevo diritto alle detrazioni giusto? E per mia moglie a carico godo ancora delle detrazioni?”
Cosa cambia nel 730 per via dell’assegno unico
Carichi di famiglia modificati dall’avvento dell’assegno unico sui figli a carico. E parliamo di quei carichi di famiglia che fino a prova contraria, determinano una netta riduzione di imposta per quanto riguarda l’IRPEF e le dichiarazioni dei redditi, tanto con il modello 730 che con il modello Redditi Persone Fisiche. Con l’avvento dell’assegno unico le famiglie hanno perso le detrazioni per figli e coniuge a carico.
Infatti per le altre famiglie le detrazioni sono rimaste inalterate. E dal momento che l’assegno unico riguarda i figli sotto i 21 anni di età, basta la presenza di un figlio sotto i 21 anni per determinare la perdita delle detrazioni anche per eventuali figli sopra i 21 anni a carico. E lo stesso vale per il coniuge.
Come si calcola la detrazione nel modello 730/2023 per i carichi di famiglia
Ricapitolando, la grande novità del 2022, che ha prodotto cambiamenti più importanti, anche per le ormai imminenti dichiarazioni dei redditi, è l’assegno unico universale. Per famiglie con figli di età pari o superiore a 21 anni invece nulla è cambiato. Quindi 950 euro di detrazione inalterata per ogni figlio a carico di età che esce fuori dal perimetro dell’assegno universale. A dire il vero la detrazione è commisurata al reddito, perché spetta per la parte corrispondente “al rapporto tra 95.000 euro diminuito del reddito complessivo, e 95.000 euro”. Con incremento di 15.000 euro per ogni figlio successivo al primo. Detrazione quindi che per tutti spetta indistintamente e in misura uguale al 2021, per i mesi di gennaio e febbraio. Per famiglie con figli sotto i 3 anni invece, da marzo nulla più.
Ecco cosa non c’è più nel modello 730/2023
Ad avvalorare quanto detto, le novità del modello 730 già predisposto dall’Agenzia delle Entrate, anche se non ancora presentabile. Nel nuovo modello non ci sono più le seguenti voci:
- Detrazioni aumentate a 1.220 per ogni figlio con un’età inferiore a 3 anni;
- Aumento detrazione da 400 euro per ogni figlio portatore di handicap;
- Aumento di 200 euro per ogni figlio a partire dal primo, per quanti hanno più di tre figli a carico;
- Detrazione che si va a sommare alle precedenti di 1.200 euro per le famiglie numerose.
Tutte voci quelle precedentemente citate, che riguardano famiglie con figli sotto i 21 anni o invalidi.