Con la conversione in legge del decreto bollette (decreto-legge n. 34 del 2023) arriva un nuovo bonus imprese. Un contributo nella forma del credito d’imposta destinato in particolar modo ad imprese start-up che operano in determinati settori.
Quindi, un bonus destinato ad imprese definite dal legislatore come “start-up”, ossia che rispettano i seguenti requisiti:
- costituzione da non più di 5 anni
- residenza in Italia, o in uno degli Stati membri dell’Unione europea o in Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo, purché abbia una sede produttiva o una filiale in Italia
- fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro
- non essere quotata in un mercato regolamentato o in una piattaforma multilaterale di negoziazione;
- non distribuzione di utili
- oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico
- non essere un risultato di fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda
- possedere almeno uno di questi altri requisiti: sostenimento spese in ricerca e sviluppo pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra costo e valore totale della produzione; impiega personale altamente qualificato (almeno 1/3 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 2/3 con laurea magistrale); essere titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato.
L’importo spettante e modalità di utilizzo
Il nuovo bonus imprese decreto bollette è pari ad un importo massimo di 200.000 euro.
Tali attività, nello specifico, dovranno essere volte alla creazione di soluzioni innovative per la realizzazione di strumentazioni e servizi tecnologici avanzati al fine di garantire la sostenibilità ambientale e la riduzione dei consumi energetici.
Il credito d’imposta che maturerà potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione nel Modello F24. Dovrà indicarsi nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui è riconosciuto.
Non concorre alla formazione del reddito d’impresa, né della base imponibile IRAP. Non rileva nemmeno ai fini del rapporto di deducibilità degli interessi passivi, delle spese e degli altri componenti negativi del reddito.
Bonus imprese decreto bollette, i requisiti
Il beneficio in commento spetta purché siano rispettati determinati requisiti. In primis spetta, come detto, solo a start-up.
Inoltre è stabilito che deve trattarsi di start-up costituite non prima del 1° gennaio 2020. L’impresa deve altresì operare in uno dei seguenti settori:
- ambiente
- energie rinnovabili
- sanità.
Sarà un futuro decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy, da emanare di concerto con il MEF, ad individuare le modalità attuative (ad esempio, cause di decadenza, modalità di riconoscimento e restituzione, ecc.).
Riassumendo…
- il decreto bollette istituisce un nuovo bonus imprese per start-up
- si tratta di un credito d’imposta fino ad un importo massimo di 200.000 euro e, comunque, in misura non superiore al 20% delle spese sostenute per attività di ricerca e sviluppo
- il bonus si potrà utilizzare solo in compensazione nel Modello F24 e deve essere indicato in dichiarazione dei redditi
- spetta solo a quelle start-up costituite non prima del 1° gennaio 2020 e che operano nei settori dell’ambiente, delle energie rinnovabili e della sanità
- il beneficio è irrilevante ai fini fiscali.