Ci saranno altri due bond del Tesoro in emissione nel corso del quarto trimestre appena iniziato. Lo stesso Dicastero di Via XX Settembre ha reso noto che l’offerta riguarderà il nuovo BTp a 3 anni e il nuovo BTp a 7 anni, con quest’ultimo ad avere scadenza in data 15 novembre del 2031. L’ammontare minimo che i due titoli dovranno raggiungere prima di essere rimpiazzati dai successivi “benchmark” è stato fissato rispettivamente a 9 e 10 miliardi di euro.
Emissioni nette negative nel quarto trimestre
Nei primi nove mesi dell’anno, il Tesoro ha emesso titoli di stato a medio-lunga scadenza per 285 miliardi di euro, pari all’81% del programma relativo all’intero esercizio.
Rendimenti giù col taglio dei tassi
Il nuovo BTp 2031 succederà all’attuale “benchmark” a 7 anni con scadenza 15 luglio 2031 e cedola 3,45% (ISIN: IT0005595803). La prima emissione risale agli inizi del maggio scorso e avvenne con rendimento superiore al 3,50%. Ieri, il bond quotava sul mercato secondario a 102,75, cioè decisamente sopra la pari. Rispetto all’avvio delle negoziazioni di ormai quasi cinque mesi fa, un apprezzamento del 3,33%. Esso fa da contraltare alla discesa del rendimento sotto il 3%. Per l’esattezza, nelle ultime sedute si è aggirato in area 3,95%.
Se da qui all’emissione del nuovo BTp 2031 il rendimento su questo tratto della curva dei tassi si mantenesse invariato, stimiamo che la cedola lorda verrebbe fissata al 2,95-3%. In pratica, un calo di mezzo punto percentuale rispetto all’attuale bond di riferimento. Il trend risente del taglio dei tassi di interesse in corso.
Nuovo BTp 2031 debutterà in clima positivo per bond
D’altra parte, il nuovo BTp 2031 sintetizzerà il costo medio del debito pubblico italiano. Infatti, la durata media ponderata dei titoli di stato risulta essere di circa sette anni. Stando al Rendistato pubblicato mensilmente dalla Banca d’Italia, il rendimento medio a settembre è sceso al 3,154%. Era al 3,32% ad agosto e l’apice quest’anno si raggiunse a giugno con il 3,714%. Ottobre è partito alla grande per i bond, grazie al calo dell’inflazione nell’Area Euro sotto il 2% a settembre. I rendimenti sono già scesi ulteriormente rispetto alla media del mese scorso.
Articoli chiari per il risparmiatore,anche se,pur non avendo la palla di vetro,risulterebbe utile,consigli più chiari d investimento in btp,quando si è poco acculturati in materia.