Mercoledì 13 novembre il Tesoro terrà l’asta mensile per l’emissione di titoli di stato a medio-lungo termine. Punterà a raccogliere complessivamente fino a 8,75 miliardi di euro. Altri 2,05 miliardi al massimo arriverebbero con l’asta supplementare di giovedì 14. Saranno quattro i bond offerti, tra cui spicca il lancio del nuovo BTp a 3 anni. Questo peserà per 3,5-4 miliardi, a cui andrebbero sommati fino a 1,2 miliardi con l’asta supplementare.
Dati salienti dell’emissione
Il nuovo BTp a 3 anni arriverà a scadenza in data 15 ottobre del 2027.
Prima cedola “mini”
La data di regolamento, come per gli altri bond in asta, è fissata per giorno 15. Da quel momento decorreranno gli interessi. Il Tesoro ha reso noto che il nuovo BTp a 3 anni offrirà una prima cedola semestrale in formato “mini”. Infatti, il 15 aprile prossimo verserà agli obbligazionisti l’1,120055%. Esso corrisponde a un periodo di possesso di 151 giorni su un semestre di 182 giorni. In pratica, su un lotto minimo di 1.000 euro nominali, i possessori riceveranno un accredito di 10,50 euro al netto della trattenuta del 12,50%.
A partire dalla seconda cedola semestrale del 15 ottobre 2025, il pagamento sarà integrale e pari all’1,35% lordo e 1,18125% netto (11,82 euro su ogni 1.000 euro). Il nuovo BTp a 3 anni offre ancora un rendimento interessante, specie se consideriamo che l’inflazione italiana sia scesa in questi mesi più o meno stabilmente sotto l’1%. E anche per i prossimi anni le aspettative d’inflazione restano “fredde”, prospettando rendimenti netti reali decisamente positivi.
BTp 3 anni, rendimento futuro in calo
Il nuovo BTp a 3 anni è indicato per le famiglie che volessero esporsi su un periodo medio-breve e impiegare la loro liquidità in maniera soddisfacente.