Nuovo BTp a 10 anni nel primo trimestre, ecco la possibile cedola

Nel primo trimestre del 2024 ci sarà l'emissione del nuovo BTp a 10 anni. Ecco quale potrà essere la cedola fissata dal Tesoro.
11 mesi fa
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BTp 2039 4,15%, rendimento in asta crollato
BTp 2039 4,15%, rendimento in asta crollato © Licenza Creative Commons

Sarà un calendario ricco quello delle emissioni dei titoli di stato nel primo trimestre del 2024. Il Tesoro ne ha pubblicato le linee guida la scorsa settimana. Ci saranno ben cinque nuovi titoli in relazione ad altrettante scadenze da collocare sul mercato:

  • BTp short term con scadenza 28 gennaio 2026
  • BTp 3 anni con scadenza 15 febbraio 2027
  • BTp 5 anni con scadenza 1 luglio 2029
  • BTp 7 anni con scadenza 5 febbraio 2031
  • BTp 10 anni con scadenza 1 luglio 2034

Emissioni nel primo trimestre 2024

Concentriamoci proprio sul nuovo BTp a 10 anni. Sappiamo che avrà una scadenza di 4 mesi più lunga rispetto all’attuale benchmark 1 marzo 2034 e cedola 4,20% (ISIN: IT0005560948).

Questo si acquistava ieri ad una quotazione superiore a 106 e offriva un rendimento in area 3,50%. Questo bond, la cui emissione risale solamente a quattro mesi fa, era sceso fin sotto 94 centesimi ad ottobre, per cui in poco più di due mesi ha registrato un rialzo del 13,3%. In termini di rendimento annuo lordo, ha perso così oltre l’1,50%.

Il nuovo BTp a 10 anni dovrà essere emesso nell’ammontare minimo di 10 miliardi in più tranche prima di essere a sua volta rimpiazzato dal successivo benchmark. Ciò è dovuto alla necessità di tenere liquido il mercato, così da rendere il titolo altamente negoziabile, cioè massimizzando gli scambi possibili tra privati.

Previsione su cedola nuovo BTp 10 anni

E la cedola? Essa dipenderà dalle condizioni di mercato all’atto della prima emissione. Andando avanti così, dimentichiamoci il 4,20% dell’attuale decennale. E’ evidente che il tasso di interesse sarà fissato dal Tesoro sulla base del rendimento offerto dalla scadenza. Ebbene, allo stato attuale si aggirerebbe intorno al 3,50% o poco sopra. Può sembrare poco, ma pensate che il decennale in scadenza nel dicembre del 2031 stacca cedola di appena lo 0,95%. Fu emesso nel corso del 2021, quando i rendimenti sovrani erano ancora bassissimi. Ovviamente, quel titolo si acquista adesso a sconto sul valore nominale: appena 84,40 centesimi nella seduta di ieri.

Una cedola lorda del 3,50% equivarrebbe a una netta sopra il 3,05%. In ogni caso, ancora appetibile con la bassa inflazione italiana attesa nei prossimi anni in media sotto l’1%. E c’è sempre il discorso relativo all’andamento dello spread a rientrare tra i criteri di investimento. Un restringimento del differenziale con la Germania, a parità di tutto il resto, farebbe salire la valutazione del bond sul mercato, consentendo eventualmente al possessore di disinvestire riuscendo a maturare qualche guadagno in conto capitale nel breve termine.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

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