Nel giorno della Banca Centrale Europea, il Tesoro italiano ha deciso di prendersi la scena con l’annuncio dell’emissione del nuovo BTp Valore, il quarto della serie. Che il collocamento di marzo non sarebbe rimasto l’ultimo per quest’anno lo si era intuito dalla grande risposta arrivata dal mercato retail con acquisti record. Ma che ci sarebbe stata un’altra operazione del genere a distanza di così poche settimane non era nell’aria. Ma forse, come vedremo, ha un senso.
Nuovo BTp Valore a 6 anni
Per prima cosa, il Tesoro ci informa che il nuovo BTp Valore sarà in collocamento da lunedì 6 maggio fino a venerdì 10 maggio alle ore 13.00, salvo chiusura anticipata. Il bond avrà una durata iniziale di sei anni, per cui arriverà a scadenza nel maggio del 2030. Anche l’emissione di marzo fu di sei anni. Le due precedenti furono rispettivamente a quattro la prima e a cinque anni la seconda. Per gli obbligazionisti cassettisti, cioè che acquisteranno il titolo durante il collocamento e lo manterranno in portafoglio fino alla scadenza, ci sarà un premio fedeltà dello 0,80% del capitale nominale sottoscritto.
Anche a maggio cedola 3+3
Altro elemento importante riguarda la cedola “step up”: la corresponsione sarà anche questa volta con cadenza trimestrale e secondo un tasso di interesse annuale fisso e crescente. Esso sarà di 3+3, cioè salirà dal quarto al sesto anno rispetto al primo triennio. L’entità minima delle cedole sarà resa nota venerdì 3 maggio insieme al codice ISIN. Essa potrà essere confermata o rivista solamente al rialzo al termine del collocamento. Ricordiamo che potranno sottoscrivere il nuovo BTp Valore solamente gli investitori individuali (grosso modo, le famiglie) e a partire da un lotto minimo di 1.000 euro.
A marzo, il BTp Valore 2030 (ISIN: IT0005583486) offrì una cedola del 3,25% per il primo triennio e una del 4% per il secondo triennio, oltre a un premio fedeltà dello 0,70%.
Previsione su cedola step up
Stando alla nostra attuale previsione, il nuovo BTp Valore offrirebbe una cedola del 3,25% come a marzo per il primo triennio. Per il quarto, quinto e sesto anno, invece, la cedola si ridurrebbe al 3,75% dal 4%. Resterebbe un investimento interessante sotto il profilo della remuneratività. Considerate che le aspettative d’inflazione da qui al 2030 in Italia sono stimate intorno all’1,20%. Un rendimento lordo medio del 3,50% ci esiterebbe un netto sopra il 3,05%. Scorporando l’inflazione attesa, otterremmo un ottimo 1,80% all’anno.
Perché un nuovo BTp Valore così presto? Il Tesoro ha sete di liquidità, data l’imponente mole di titoli del debito che dovrà emettere ancora nel resto dell’anno. Ha potuto confidare sinora sugli ingenti acquisti delle famiglie italiane, ma questi rischiano di essere meno abbondanti ai futuri collocamenti per via dei minori rendimenti. Poiché il governo vuole segnalare ai mercati la grande partecipazione del popolo dei risparmiatori alle sue emissioni, starebbe cercando di anticipare il taglio dei tassi per ottenere anche questa volta una risposta positiva, pur dovendola premiare con il pagamento di interessi più alti.
Nuovo BTp Valore come segnale ai mercati
Si tratta di un’operazione di marketing, più che di reale necessità di maggiori investimenti retail immediati. Il nuovo BTp Valore servirà certamente ad avanzare con il programma di funding, ma anche e, soprattutto, a far capire agli investitori istituzionali esteri che il nostro debito è solido per via dell’abbondante domanda interna, a sua volta conseguenza di fiducia e di risparmi abbondanti.