Nel contesto attuale, l’Italia si prepara a un significativo cambiamento nel settore edilizio grazie all’introduzione di un “nuovo condono edilizio“. Questa iniziativa, facente parte dell’imminente “piana casa” è frutto di un’ampia richiesta da parte delle amministrazioni territoriali, delle associazioni e degli enti del settore, mirata a fronteggiare una problematica di vasta portata che interessa quasi l’80% del patrimonio immobiliare del Paese.
Si tratterà di un complesso di misure volte a regolarizzare le difformità di varia natura, da quelle formali, dovute alle incertezze interpretative delle norme vigenti, a quelle più specifiche, legate a modifiche interne delle singole unità immobiliari.
Il piano salva casa
Il dettaglio del contenuto del nuovo condono edilizio non è ancora dato conoscerlo. È stato il Ministero Infrastrutture ad annunciare il piano casa in arrivo, dando una sintesi di cosa succederà.
Con il nuovo piano casa, diciamo che l’Italia si appresta a fare un passo decisivo verso la risoluzione di una problematica storica che affligge il settore edilizio. La prossima introduzione di un nuovo condono edilizio segnerà una svolta importante, rispondendo all’appello lanciato da diverse realtà territoriali e professionali del settore.
Il condono, ricordiamo, non è soltanto un intervento legislativo, ma un vero e proprio pacchetto di norme studiate per affrontare e regolarizzare una gamma vasta di difformità che interessano l’immobiliare italiano.
Gli obbietti del nuovo condono edilizio
Durante la riunione strategica, svoltasi sotto la guida del vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e con la partecipazione di rappresentanti di circa 50 entità tra istituzioni, associazioni e ordini professionali, sono state delineate le linee guida di questa iniziativa.
L’obiettivo principale è quello di tutelare i piccoli proprietari immobiliari, molti dei quali in attesa da decenni di poter regolarizzare la propria situazione e, di conseguenza, trovano difficoltà nella vendita o nella ristrutturazione delle proprie case.
La misura si prefigge inoltre di alleggerire il carico di lavoro degli uffici tecnici comunali, spesso oberati dalle numerose richieste di sanatoria. L’intervento normativo, quindi, oltre a garantire una risposta concreta a una questione di giustizia abitativa, si inserisce in un più ampio contesto di semplificazione e di efficienza amministrativa, puntando a offrire ai cittadini risposte chiare e tempestive.
Condono edilizio 2024, cosa si potrà sanare e a che prezzo
Non si potrà sanare tutto. Con il nuovo condono edilizio, in base a quanto si evince dal comunicato stampa sul piano salva casa, potrà riguardare solo:
- le difformità di natura formale, legate alle incertezze interpretative della disciplina vigente
- le difformità edilizie “interne”, riguardanti singole unità immobiliari, a cui i proprietari hanno apportato lievi modifiche
- le difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi a causa della disciplina della c.d. “doppia conforme” che non consente di conseguire il permesso o la segnalazione in sanatoria per moltissimi interventi, risalenti nel tempo.
Inoltre il nuovo condono edilizio permetterà i cambi di destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee.
Detto così, ovviamente, i proprietari di casa e gli addetti ai lavori poco riescono a capire oggi. Dunque, per conoscere i dettagli delle opere sanabili e quelle non sanabili bisognerà ancora aspettare che si emani il relativo decreto.
Il tutto non sarà assolutamente gratis. La sanatoria andrà pagata con l’applicazione di una sanzione, il cui importo non è ancora dato conoscere.
Riassumendo
- il Ministero delle infrastrutture annuncia il nuovo piano casa
- nel piano anche il condono edilizio
- il nuovo condono edilizio non permetterà di regolarizzare tutto e non sarà gratis.