Nella serata di ieri è uscito in Gazzetta Ufficiale il DPCM che modifica le regole di determinazione della situazione economica equivalente, ISEE.
Il decreto è rubricato “Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159, recante regolamento concernente la revisione delle modalita’ di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), (GU Serie Generale n.40 del 18-02-2025).
Grazie al nuovo decreto diventa finalmente operativa la novità relativa all’esclusione dei titoli di stato dall’ISEE 2025 fino all’importo complessivo di 50.000 euro.
Le attestazioni ISEE nel frattempo già rilasciate resteranno valide ai fini dell’accesso alle prestazioni sociali agevolate, fino alla naturale scadenza.
Vediamo nello specifico quali sono le novità che entreranno in vigore dal prossimo 5 marzo 2025.
L’ISEE. Un cenno
L’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è uno strumento che serve per misurare la condizione economica delle famiglie e determinare l’accesso a prestazioni sociali agevolate, come bonus, esenzioni e tariffe ridotte.
La sua funzione principale è quella di misurare la capacità economica di un nucleo familiare, tenendo conto di diversi fattori che includono il reddito, il patrimonio e la composizione del nucleo familiare stesso.
Il calcolo dell’ISEE si basa su due elementi fondamentali: il reddito e il patrimonio complessivo della famiglia. I quali sono rapportati alla “scala di equivalenza”, che tiene conto delle dimensioni del nucleo familiare e delle specifiche situazioni sociali, come la presenza di figli a carico o di disabilità.
Il valore del reddito e del patrimonio è aggiornato annualmente e deve essere dichiarato dal richiedente attraverso la dichiarazione sostitutiva unica (DSU).
Un documento che contiene tutte le informazioni necessarie, come i redditi da lavoro, il patrimonio immobiliare e mobiliare, le spese per i figli a carico e altre variabili rilevanti.
Nuovo decreto ISEE in Gazzetta Ufficiale. Le principali novità
Dopo un iter abbastanza travagliato, in data 18 febbraio in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il DPCM n°13/2025 sull’ISEE che introduce diverse novità sulle modalità di calcolo.
A tal fine è modificato il precedente DPCM 159/2013.
La prima novità la più rilevante riguarda l’esclusione dall’ISEE 2025 e successivi fino a un valore complessivo di 50.000 euro, dei:
- titoli di Stato definiti dall’articolo 3 del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di debito pubblico (DPR n.398/2003);
- prodotti finanziari di raccolta del risparmio garantiti dallo Stato, come buoni postali fruttiferi e libretti di risparmio postali.
L’articolo 3 del Testo Unico citato fa in particolare riferimento ai prodotti e strumenti finanziari a breve, medio e lungo termine
La relazione illustrativa della Legge n°213/2023, Legge di bilancio 2024, norma che ha previsto l’esclusione in parola (vedi c.183), ha chiarito che tra i titoli a breve termine rientrano i Buoni ordinari del Tesoro (BOT) fino a 12 mesi con rendimento dato dallo scarto di emissione e i CTZ (Certificati del tesoro zero-coupon) di 24 mesi.
I titoli a medio termine e lungo termine sono rappresentati dai Buoni del tesoro poliennali (BTP), che possono essere tenuti in portafoglio per un minimo di 4 fino ad un massimo di 30 anni, con cedola fissa o variabile, e che possono essere indicizzati all’inflazione.
Altra tipologia di titoli di Stato a medio termine (durata 7 anni) sono i Certificati di credito del Tesoro (CCT). Con cedole variabili semestrali, legate al tasso interbancario di riferimento.
Per “prodotti finanziari di raccolta di risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato” si intende invece il risparmio postale. Sotto forma di buoni postali fruttiferi e di libretti di risparmio postale.
Gli impatti della novità
In base ai dati diffusi dalla rete del Caf Acli, sulla base degli ISEE finora elaborati nel 2025 dalla stessa rete, il 28% degli ISEE 2025 elaborati finora riporta, nel patrimonio mobiliare, titoli di Stato o prodotti di risparmio postale con garanzia pubblica.
In particolare, tra gli ISEE inferiori ai 15.000 euro, circa una pratica su cinque include BTp, buoni fruttiferi o libretti postali. Questa incidenza cresce fino a circa il 40% tra gli ISEE superiori ai 25.000 euro.
Dunque la novità consentirà di avere un impatto positivo sull’ISEE 2025. Che sarà rivisto al ribasso. In molti casi garantendo accesso o condizioni agevolate per prestazioni sociali, esenzioni, tariffe ridotte, ecc.
Si pensi al bonus bollette con ISEE ordinario o corrente.
Naturalmente bisognerà prestare attenzioni a quello che si dichiarerà o si omette con la DSU. Infatti il Fisco conosce tutti i dati sui titoli di Stato.
Ulteriori Novità
Per i nuclei familiari con persone con disabilità o non autosufficienti, il decreto ISEE 2025 stabilisce che i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, comprese le carte di debito ricevute dalle amministrazioni pubbliche in relazione alla condizione di disabilità, non siano considerati nel computo del reddito di ciascun membro del nucleo familiare.
Inoltre, è attribuita una maggiorazione di 0,5 al parametro della scala di equivalenza per ogni componente del nucleo familiare che sia affetto da disabilità media, grave o non autosufficienza.
Il decreto prevede anche una norma transitoria che consente alle attestazioni ISEE già rilasciate di rimanere valide per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate: fino alla loro scadenza naturale.
Infine, è utile ricordare che con effetti dal 1° gennaio 2025, la L.
n°207/2024, Legge di bilancio 2025 esclude dall’ISEE l’assegno unico rispetto alle seguenti prestazioni:
- “bonus nido” (art. 1, comma 355, Legge n. 232/2016 e D.P.C.M. 17 febbraio 20217);
- “nuovo bonus nascite” (c. 206, Legge di Bilancio 2025).
L’assegno continuerà a concorrerà all’ISEE in riferimento a tulle altre prestazioni/agevolazioni.
Nel decreto però non c’è traccia di tale previsione, tuttavia bisognerà aspettare solo le istruzioni operative emanate dall’INPS per rendere effettiva la novità.
Riassumendo
- Esclusione titoli di Stato: i titoli di Stato e i prodotti di risparmio postale con garanzia pubblica fino a 50.000 euro sono esclusi dal calcolo dell’ISEE.
- Maggiorazione per disabilità: è aggiunta una maggiorazione di 0,5 alla scala di equivalenza per ogni membro del nucleo familiare con disabilità o non autosufficienza.
- Esclusione di trattamenti assistenziali dal reddito: i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari per disabilità non sono considerati nel calcolo del reddito ISEE.
- Validità delle attestazioni ISEE esistenti: le attestazioni ISEE già rilasciate rimarranno valide per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate fino alla loro naturale scadenza.
- Impatto positivo su prestazioni sociali: le modifiche permetteranno una revisione al ribasso dell’ISEE, migliorando l’accesso a bonus, esenzioni e tariffe agevolate.