Tempi duri per i furbetti dell’Isee. A partire dal 1 gennaio 2020 debutterà l’Isee precompilato che, al pari del 730 precompilato, evidenzierà in fase di elaborazione, tutta una serie di dati già raccolti dall’Inps e dall’Agenzie delle Entrate. Fra questi, i conti correnti che spesso non vengono dichiarati dal contribuente al momento della richiesta del documento.
Come per la dichiarazione per il modello 730, quindi, anche l’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) o Dsu (Dichiarazione unica sostitutiva) che certifica lo stato reddituale del soggetto che chiede bonus o agevolazioni fiscali allo Stato, sarà per la prima volta precompilato dall’Inps.
Come funziona l’Isee precompilato
Dal 1 gennaio 2020, dunque, per il contribuente sarà tutto meno impegnativo, poiché il cittadino troverà all’interno della banca dati Inps tutte a informazioni relative ai redditi e al patrimonio, immobiliare e mobiliare posseduto dal nucleo familiare. Spetterà all’utente solo l’attività di verifica e controllo dei dati riportati dall’Inps prima di richiedere il rilascio della Dsu. Eventualmente potrà integrare le parti mancanti con dati non ancora in possesso dell’Inps o non ancora aggiornati. Ma il grosso dovrebbe essere già stato messo a disposizione dall’Istituto per ciascuna utenza anagrafica incrociando i dati con le diverse amministrazioni pubbliche.
I dati in possesso dell’Inps
Nel nuovo Isee precompilato il cittadino troverà le seguenti informazioni sul sito Inps:
- Dati anagrafici;
- Dati relativi ai redditi conseguiti: le informazioni saranno ricavate dalle banche dell’Agenzia delle entrate e dell’Inps; si troverà quanto riportato nelle dichiarazioni dei redditi (730 e modello Redditi) e saranno indicate tutte le prestazioni fornite dall’Inps, come la Naspi e le altre indennità di disoccupazione, o, ancora, il nuovo reddito d’inclusione;
- Dati relativi alle retribuzioni in essere: lo stipendio normalmente percepito dai lavoratori, in particolare, potrà essere conosciuto in tempo reale grazie alla Co Unilav, la comunicazione obbligatoria inviata dai datori di lavoro, nella quale si deve indicare la retribuzione annua del neoassunto;
- Dati relativi agli immobili posseduti, che si ricaveranno dalle banche dati catastali;
- Dati relativi ai patrimoni mobiliari e finanziari posseduti, come titoli, conti correnti, libretti, carte: saranno già disponibili, nel dettaglio, saldi e giacenze medie.
Il conto in banca
L’isee precompilato potrà essere modificato dal richiedente, ma sarà soggetto a controlli preventivi.
Isee assume sempre più importanza
L’obiettivo è quello di arrivare in futuro a rendere l’Isee come strumento principale per il rilascio, non solo di agevolazioni e bonus, ma anche per il pagamento delle prestazioni sanitarie, le esenzioni parziali o totali dai ticket, le varie imposte locali, l’erogazione degli assegni familiari, ecc. Al pari, infine, della dichiarazione dei redditi precompilata, anche la Dsu precompilata se verrà accettata così com’è proposta dall’Inps, senza modifiche, non sarà soggetta a controlli da parte della pubblica amministrazione o dalla Guardia di Finanza.