La novità dell’ISEE senza titoli di Stato, buoni fruttiferi e libretti postali è diventata una vera e propria ossessione per molte famiglie. La notizia che l’ISEE deve essere rifatto al netto di questi risparmi delle famiglie sta assumendo i connotati di una autentica psicosi. Tutti a correre al CAF dal 3 aprile scorso, per rinnovare l’ISEE alla luce dell’entrata in vigore di queste novità. La verità però è che non tutti sono tenuti a farlo. In primo luogo perché anche chi oggi ha un ISEE già attestato con dentro i buoni e i libretti per esempio, ha un ISEE perfettamente valido fino al 31 dicembre 2025.
Quindi, può farne a meno.
Ma soprattutto perché, bisogna vedere anche l’utilizzo dell’ISEE. A molte famiglie l’effetto della novità non produce nulla di migliore rispetto ad oggi. Quindi, inutile correre a rifare qualcosa che è già valido. In aiuto a questa situazione, ecco che anche l’INPS si è mossa. Fornendo le istruzioni e anche strumenti, utili agli interessati affinché possano verificare la loro convenienza al rinnovo dell’ISEE.
“Salve, sono interessato a capire la novità sull’ISEE 2025. Il mio ISEE, già attestato è di 14.500 euro. Sono un lavoratore dipendente, con due case di proprietà, ed ho un libretto di risparmio postale con 2.000 euro di saldo al 31 dicembre 2023. Poi mia moglie ha due buoni fruttiferi da 5.000 euro l’uno e i miei due figli minorenni hanno due buoni ciascuno da 1.000 euro. Non capisco se rifacendo l’ISEE di quanto si abbassa e che prestazioni posso prendere. Settimane fa il mio CAF mi disse che probabilmente dovrà pagare 25 euro per la correzione.
Ma fu solo un discorso fatto così per grandi linee. Io però se non ho vantaggi, eviterei di spendere soldi per qualcosa che non mi serve. Mi potete indicare la via migliore da seguire?”
Nuovo ISEE senza buoni e libretti, ecco un aiuto al calcolo, scopri se conviene anche a te
Come dicevamo, è dal 3 aprile 2025 che è entrata in vigore la nuova regola di calcolo dell’ISEE che a dire il vero fu un provvedimento della legge di Bilancio entrata in vigore il primo gennaio 2024. Tra decreti attuativi e interventi legislativi necessari, solo da qualche giorno gli interessati potranno mettere mano al loro ISEE con una nuova versione della DSU.
Quella versione che permette di non inserire fino a 50.000 euro di risparmio di un nucleo familiare, se detenuti con buoni fruttiferi, libretti di risparmio e titoli a garanzia statale. L’incidenza del patrimonio mobiliare, alla pari del patrimonio immobiliare di case e terreni però non incide in maniera piena come i redditi. Infatti è il 20% del patrimonio mobiliare ma rapportato alla giusta scala di equivalenza basata sulla composizione del nucleo familiare la parte di patrimonio che fa lievitare l’ISEE. Quindi, chi ha poche migliaia di euro in buoni e libretti, vedrà scendere l’ISEE di poche centinaia di euro.
Inoltre, chi usa l’ISEE solo per una determinata prestazione, come può essere per esempio l’Assegno Unico, se prende già la cifra massima di benefit perché ha un ISEE sotto la soglia massima prevista per questo genere di cifra, può anche rifare l’ISEE, ma non cambierà nulla dal punto di vista dell’Assegno Unico.
La franchigia, l’impatto e tutte le cose da sapere sul nuovo ISEE senza buoni e libretti
Naturalmente quanto detto riguarda solo chi ha un ISEE già attestato nel 2025 ed in perfetto corso di validità. Chi invece non è in questa condizione, naturalmente presentando la prima volta la DSU toglierà fino alla franchigia dei 50.000 euro i buoni, i libretti e i titoli di Stato. Chi invece è dubbioso sul da farsi perché ha un ISEE già valido, farebbe bene a sfruttare adesso ciò che l’INPS ha messo a disposizione. Perché per fugare i dubbi di tanti, l’INPS ha messo in piedi un simulatore.
Che se usato, potrebbe far comprendere alla famiglia in questione se è il caso di andare a rinnovare l’ISEE o meno. Anche perché pare che alcuni CAF potrebbero pretendere un corrispettivo per la correzione visto che in genere dalla seconda DSU di ogni anno, si paga. Su questo mancano le conferme, perché sono in atto trattative tra INPS e consulta dei CAF per vedere come organizzarsi e se ai CAF verrà concesso un rimborso per le nuove DSU senza finire con il gravare sulle famiglie.
Il simulatore INPS aiuta, ecco perché
Sul sito dell’INPS è presente un simulatore che può tornare utile a queste famiglie dubbiose sul da farsi. Basta collegarsi al sito dell’INPS per sfruttare questo simulatore in area libera. Al nostro lettore, che probabilmente si trova in una condizione al limite, potrebbe servire per capire se deve andare al CAF o meno. Inserendo i dati reddituali e patrimoniali, con o senza i buoni e i libretti in suo possesso, potrebbe verificare facilmente se l’ISEE si abbassa a tal punto da farlo rientrare in alcune prestazioni che avrebbe intenzione di sfruttare.