Nuovo modello denuncia Ispettorato del lavoro: cosa sapere

Nuovo modello denuncia Ispettorato del lavoro, cos'è e come funziona: dove e come scaricare il modulo per la richiesta di intervento ispettivo.
4 anni fa
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L’Ispettorato del lavoro ha reso disponibile il nuovo modello di denuncia da utilizzare per le richieste di intervento ispettivo. Il documento è scaricabile direttamente sul sito del ispettorato.gov.it e sarà presto disponibile anche in altre lingue straniere.

Nuovo modello denuncia Ispettorato del lavoro: dove e come scaricare il modulo per la richiesta di intervento ispettivo

Il nuovo modello di denuncia per la richiesta di intervento ispettivo può essere scaricato, come già detto, direttamente dal sito dell’Ispettorato nazionale del lavoro.

Il lavoratore che intende presentare istanza, dunque, può collegarsi all’indirizzo ispettorato.gov.it e accedere alla pagina “Strumenti e servizi – sottosezione Modulistica”.

I moduli disponibili, come già accennato più volte, sono quelli da utilizzare per le richieste di intervento ispettivo (INL 31 – Modulo richiesta intervento ispettivo).

Al fine di agevolare i lavoratori, inoltre, l’Ispettorato ha fatto sapere che attualmente è possibile scaricare gli stessi documenti in lingua rumena, mentre presto saranno disponibili anche in altre lingue.

Cos’è il modulo di richiesta di intervento ispettivo e come funziona la denuncia all’Ispettorato del lavoro

Il modulo di denuncia all’Ispettorato del lavoro può essere presentato dal lavoratore per contestare dei comportamenti fraudolenti da parte del datore di lavoro. Serve quindi per segnalare un’illegittimità e, quindi, spingere le autorità ad intervenire.
Un classico esempio è quello del dipendente in nero che segnala la sua situazione all’Ispettorato, ma lo stesso può accadere per altre situazioni di irregolarità come orari di lavoro non rispettati, pause e riposi non riconosciuti, retribuzione non idonea al tipo di lavoro e qualsiasi altra irregolarità.

Il modulo in questione va indirizzato a poi trasmesso all’Ispettorato territoriale del lavoro competente, corrispondente a quello della provincia in cui si trova il luogo di lavoro (l’elenco delle sedi territoriali è consultabile sul sito dell’INL). Il lavoratore dovrà inoltrare il tutto indicando, tra i dati richiesti, le seguenti informazioni:

  • nome, cognome, luogo e data di nascita;
  • codice fiscale;
  • recapito telefonico;
  • residenza/domicilio (o luogo dove desidera ricevere le comunicazioni);
  • datore di lavoro, ovvero nome e cognome/denominazione ditta-società;
  • codice fiscale azienda e indirizzo sede legale della stessa;
  • indirizzo sede operativa/luogo di lavoro;
  • tipologia rapporto di lavoro, collocazione oraria e durata (dal/al) dello stesso;
  • mansione svolta e CCNL applicato.

Nella parte in basso del modulo, poi, vanno riportate le richieste del lavoratore (se si tratta cioè di regolarizzazione lavoro in nero, far valere spettanze economiche o segnalare altre irregolarità).

La denuncia, inoltre, dovrà essere corredata della fotocopia del documento di identità del lavoratore, nonché di tutta la documentazione utile a sostegno di quanto ha dichiarato. In assenza di documento di identità, infatti, la denuncia non verrà presa in carico.
Bisogna ricordare, infine, che il modulo di richiesta di intervento ispettivo non è utilizzabile per contestare un licenziamento. A tal proposito, difatti, il lavoratore intenzionato a contestare il proprio licenziamento può farlo seguendo le procedure indicate sul sito INL (alla pagina “Strumenti e Servizi” – sottosezione Pagine – Modalità di contestazione), relative appunto ai provvedimenti ammessi in questi casi.

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