Con il nuovo forfettario guadagni quasi 8 mila euro ma non vale per tutti!

L' ufficio parlamentare di Bilancio ha simulato il risparmio in termini di imposte e contributi in favore di chi passa al regime forfettario 2023
2 anni fa
2 minuti di lettura
Regime forfettario chiarimenti
© Licenza Creative Commons

Il passaggio al regime forfettario 2023 con la nuova soglia di ricavi/compensi fissata dalla Legge di bilancio 2023 a 85.000 euro, permetterà in media un risparmio di 7.700 euro in termini di Irpef, contributi previdenziali ed esenzione Iva. Questi sono i numeri comunicati Ufficio parlamentare di Bilancio durante l’audizione che si è tenuta dinanzi alle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato qualche giorno fa. Parliamo di dati medi, dunque c’è chi guadagnerà di più nel passaggio al forfettario e chi meno.

Chi sarà più avvantaggiato nel passaggio dal regime “ordinario” a quello forfettario? I professionisti o le imprese?

Partiamo dalle novità che saranno introdotte dalla Legge di bilancio 2023 sul regime forfettario e poi diamo una risposta alla nostra domanda.

Regime forfettario. Cosa cambia con la Legge di bilancio 2023?

Dal prossimo anno, potranno accedere al regime forfettario 2023, i titolari di partita iva, imprenditori e professionisti che:

  • hanno conseguito ricavi ovvero hanno percepito compensi, ragguagliati ad anno, non superiori a euro 85.000;
  • hanno sostenuto spese per un importo complessivo non superiore a 20.000 euro lordi per lavoro accessorio, lavoro dipendente e compensi a collaboratori, anche a progetto.

Il superamento della suddetta soglia di 85.000 euro può portare in alcuni casi all’uscita immediata dal regime di favore. Ovvero a partire dalle operazioni che hanno comportato il superamento della soglia.

In particolare:

  • nel caso in cui sia superata la soglia di 85.000 euro. Ossia in caso di ricavi o compensi superiori a 100.000 euro, l’uscita dal regime forfettario è immediata. A partire dalle operazioni effettuate che comportano il superamento del predetto limite di 100.000 euro, si applicheranno le regole ordinarie IVA e IRPEF;
  • se i ricavi conseguiti in corso d’anno si fermano però a 100.000 euro, non oltre, l’uscita dal regime si avrà solo dall’anno successivo.

Dunque, nell’ultimo caso, continuano ad applicarsi le regole a oggi in vigore.

Chi guadagnerà di più nel passaggio al regime forfettario 2023?

In premessa ci siamo chiesti che impatti avrà la nuova soglia di ricavi fissata a 85.000 euro in termini di risparmio che può ottenere il contribuente che passa al regime forfettario.

L’ufficio parlamentare di Bilancio durante l’audizione che si è tenuta dinanzi alle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato qualche giorno fa ha fornito una simulazione in merito. Parliamo di dati medi, dunque c’è chi guadagnerà di più nel passaggio al forfettario e chi meno.

In particolare, in base alla simulazione compiuta, il beneficio medio complessivo dei soggetti aderenti è pari a circa 7.700 euro, di cui:

  • 5.900 derivano dal passaggio dall’Irpef alla tassazione sostitutiva;
  • circa 1.050 dalla riduzione dei contributi;
  • circa 750 dall’esenzione dal regime IVA.

Sulla distribuzione del vantaggio medio per tipologia di contribuenti (professionisti e imprese), a fronte del menzionato beneficio medio di circa 7.700 euro, i professionisti guadagnano in media circa 9.600 euro contro i 5.600 delle imprese. Inoltre, il 25 per cento dei professionisti ha un beneficio superiore a 13.264 euro.

Numeri davvero interessanti anche se ci sarebbe da capire se la simulazione è stata fatta considerando l’imposta sostitutiva al 5% o al 15%.

 

 

 

 

 

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Rendimento in doppia cifra per il green bond della Banca Mondiale
Articolo precedente

Green bond della Banca Mondiale, rendimento in euro in doppia cifra

pellet
Articolo seguente

I prezzi del pellet potrebbero scendere nel 2023 grazie a un taglio dell’IVA, ma non mancano le polemiche