Con il taglio dei tassi di interesse di giugno, la Banca Centrale Europea ha avviato una riduzione del costo del denaro, che proseguirà verosimilmente a settembre. E’ il momento ideale per “blindare” gli alti rendimenti ancora vigenti in questa fase, prima che scendano. E un’opportunità è arrivata in questi giorni da una nuova obbligazione di Barclays, banca britannica assistita per l’occasione da Intermonte. Il bond ha scadenza nel luglio del 2042, per cui presenta una durata iniziale massima di 18 anni (ISIN: XS28056221146).
Emissione callable con cedola in unica soluzione
La nuova obbligazione Barclays è “callable”, cioè può essere rimborsata in anticipo dall’emittente dopo il primo anno e fino al diciassettesimo anno. E questa è già una prima caratteristica saliente del bond. Ce n’è un’altra: la cedola del 6,20% è corrisposta all’investitore in un’unica soluzione, o alla scadenza o alla previa data di rimborso anticipato.
Rendimento minimo a scadenza
Questo aspetto è importante, anzitutto, per evitare errori in fase di calcolo del rendimento. Supponendo di avere acquistato un’obbligazione Barclays per 1.000 euro nominali, la cedola a noi spettante sarà pari a 62 euro lordi all’anno. Tuttavia, questa ci verrà pagata solamente nel luglio nel 2042. In assenza di rimborso anticipato del capitale, quindi, tra diciotto anni riceveremo in pagamento 1.000 euro più altri 1.116 euro (62 x 18) a titolo di interessi.
Capite bene che 1.116 euro nel luglio del 2042 varranno meno di oggi. Facendo il calcolo con l’interesse composto, il 6,2% alla scadenza equivale al 4,25% medio annuo. Questo sarebbe il rendimento minimo offerto dall’obbligazione Barclays. In effetti, se l’emittente esercitasse la call tra un anno, otterremmo 1.000 euro di capitale e 62 euro di interesse. Il nostro tasso lordo sarebbe del 6,20%. Già tra due anni scenderebbe al 6% e tra cinque anni al 5,55%. In teoria, all’investitore converrebbe che il capitale gli fosse rimborsato il prima possibile.
Obbligazione Barclays, rischi da call
D’altra parte, l’esercizio della call per l’obbligazione Barclays rappresenta un rischio per l’investitore. Questi sarebbe costretto a rinunciare alle cedole per il periodo rimanente. Probabile che si ritrovi a reinvestire a tassi inferiori. L’emittente avrebbe tutta la convenienza a procedere al rimborso in un contesto di calo dei tassi, in effetti. In ogni caso, resta sempre possibile rivendere il titolo all’EuroTlx di Borsa Italiana. In quel caso, il capitale verrebbe pagato in base alla quotazione di mercato. E spetterebbe anche il rateo della cedola sino ad allora maturata.