Obbligazioni Apple e Microsoft più sicure dei titoli del debito americani, lo dice il mercato

Le obbligazioni di Apple e Microsoft sono arrivate ad offrire rendimenti inferiori ai T-bond negli Stati Uniti. E' caccia ai safe asset.
8 mesi fa
2 minuti di lettura
Obbligazioni Apple e Microsoft più sicure dei Treasury?
Obbligazioni Apple e Microsoft più sicure dei Treasury? © Licenza Creative Commons

Cosa c’è di percepito come più sicuro al mondo dei titoli del debito pubblico americani? I celeberrimi Treasury bonds o T-bond sono un riferimento per chi decide di investire sui mercati finanziari, che si tratti di obbligazioni o azioni. I loro prezzi, ergo i livelli dei rendimenti offerti, imprimono la direzione ai capitali, da New York a Tokyo, da Londra a Sidney. In gergo sono anche definiti “safe asset”, i porti sicuri verso cui approdare quando le cose si mettono male, indipendentemente dalla causa e dal luogo in cui l’evento avverso o temuto scaturisce.

E se vi dicessimo che le obbligazioni di Apple e Microsoft in questa fase sono diventate persino più sicure nella percezione degli investitori?

Giganti della Silicon Valley con spread negativi

I due colossi della Silicon Valley sono anche le società più capitalizzate nel mondo. La prima vale in borsa circa 2.620 miliardi di dollari, la seconda sfiora i 3.000 miliardi. Le obbligazioni di Apple e Microsoft da mesi rendono, a tratti, meno dei titoli del debito americani per omologa scadenza. Ciò vale particolarmente per il bond 12 febbraio 2025 e cedola 2,70% di Microsoft (ISIN: US594918BB90) e per il bond 13 maggio 2025 con cedola 3,20% di Apple (ISIN: US037833BG48). Il secondo tratta attualmente a circa lo 0,25% in meno del T-bond a 1 anno, anche se un paio di settimane fa lo spread risultava negativo di circa mezzo punto percentuale.

Quanto al primo, il suo rendimento è tornato poco sopra quello offerto dal T-bond a 1 anno, fino a una settimana fa era arrivato a scendere ad uno spread negativo dello 0,30%. Come saprete, i rendimenti sono correlati al grado di rischio. Il fatto che, a parità di scadenza e di valuta di denominazione, per le obbligazioni di Apple e Microsoft risultino anche più bassi, significherebbe che per il mercato queste società siano un po’ più sicure niente di meno che degli Stati Uniti d’America.

Rating tripla A e conti finanziaria solidissimi

Volendo essere onesti, già da tempo a dirlo sono le agenzie di valutazione, che assegnano ai due colossi il rating tripla A. Invece, soltanto Moody’s continua a giudicare il debito sovrano degli States come massimamente sicuro. In effetti, questi risultava al 123% del Pil a fine 2023. Tende a crescere a ritmi spaventosi, di circa 1.000 miliardi di dollari ogni cento giorni, e in periodi positivi per la prima economia mondiale. La sua sostenibilità ad oggi è fuori discussione, ma resta il fatto che qualche preoccupazione in giro per il mondo esista.

Microsoft possedeva alla fine del dicembre scorso liquidità disponibile per 81 miliardi; Apple per 73,1 miliardi. A fronte di debiti a lungo termine rispettivamente per 45 e 95 miliardi. La situazione finanziaria di questi due emittenti appare molto solida. E non sono soltanto le obbligazioni Apple e Microsoft ad avvicinarsi ai livelli di rendimento dei T-bond. In generale, gli spread del comparto corporate AAA si attestano in media allo 0,35%, prossimi ai minimi storici toccati nel 1997. In valore assoluto, i rendimenti si attestano mediamente al 5%.

Obbligazioni Apple e Microsoft segnalano un’era

Questi numeri ci segnalano che nel mondo non c’è soltanto il desiderio di inserire in portafoglio asset con rendimenti elevati, ma anche qualitativamente elevati. Insomma, è caccia ai “safe asset” e non solo al rendimento. Sarebbe eccessivo affermare che le obbligazioni Apple e Microsoft stiano scalzando i titoli del debito di Zio Sam. Parliamo di due mercati quantitativamente molto differenti, poco comparabili. Ma è vero che anche tra le banche centrali si starebbe guardando con attenzione ai titoli azionari e obbligazionari della Silicon Valley. Offrono bene e si rischia poco. D’altronde, non ci diciamo da anni che siano diventati giganti con fatturato pari al Pil di medie economie e con capitalizzazione in borsa superata solo dalle grandi potenze nel mondo?

[email protected] 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

bonus mamme
Articolo precedente

Busta paga da maggio, se sei mamma bella sorpresa

730 al caf
Articolo seguente

730 al CAF, quanto costa nel 2024 la dichiarazione redditi