Carraro Finance emetterà nuove obbligazioni non garantite e non convertibili per un controvalore di 100-120 milioni di euro. Lo ha deliberato ieri il consiglio di amministrazione. La quotazione del bond avverrà sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana e alla Borsa di Lussemburgo. L’offerta sarà avviata verosimilmente entro la fine di febbraio in base alle condizioni del mercato e l’emissione dovrebbe essere realizzata entro metà marzo. Equita sim agirà come placement operator e si occuperà anche della quotazione sul mercato.
Quanto alle caratteristiche salienti delle nuove obbligazioni Carraro in arrivo, sappiamo che avranno una scadenza tra 5 e 6 anni e una cedola fissa non inferiore al 2,75%. Con l’emissione, la società punta a rifinanziare i debiti in scadenza; in particolare, a rimborsare in anticipo il bond da 180 milioni di euro emesso nel 2018 e in scadenza nel 2025. Questo è un “callable”, che ieri prezzava in chiusura di seduta a 100,87 e offriva un rendimento lordo del 3,30%, un po’ meno della cedola lorda del 3,50%.
Obbligazioni Carraro, manca il rating
A conti fatti, con le nuove obbligazioni Carraro dovrebbe riuscire a rifinanziarsi sul mercato a costi leggermente inferiori, abbattendo la spesa per interessi. L’altro bond in circolazione è anch’esso un “callable” in scadenza il 25 settembre 2026 e con cedola 3,75%. Ieri, prezzava 102,75, corrispondente a un rendimento lordo annuo del 3,07%. Il premio rispetto alla scadenza precedente è nell’ordine di una ventina di punti base, molto meno di due mesi e mezzo fa, quando si aggirava sui 60 bp.
Nelle settimane precedenti, tuttavia, i prezzi di entrambi i suddetti bond erano ben maggiori. La flessione è stata conseguenza della tendenza rialzista dei rendimenti sul mercato italiano, e non solo. Ricordiamo che il Gruppo Carraro, che produce sistemi di trasmissione per trattori e veicoli da cantiere, è stato delistato da Piazza Affari nell’agosto scorso, a seguito di un’OPA lanciata e realizzata da Fly srl.