L’emissione risale all’autunno del 2023, ma la quotazione sul mercato secondario è interessante. E non perché sia bassa. Al contrario, è abbastanza alta e come stiamo per vedere, ciò comporta qualche rischio a carico degli investitori. Parliamo delle obbligazioni Carraro Finance con scadenza in data 6 novembre 2028 e cedola fissa lorda del 7,75% (ISIN: IT0006756438). Il bond venne offerto nelle settimane in cui i rendimenti italiani avevano toccato il picco e ciò spiega sia il successo dell’iniziativa, sia anche l’alto tasso fissato dall’emittente.
Premio alto sul BTp
Grazie a quest’ultimo, le obbligazioni Carraro oggi quotano a 106,75 sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana.
Questo significa che l’investitore deve spendere 1.067,50 euro per ogni lotto minimo di 1.000 euro nominali. Ciononostante, l’investimento garantisce un rendimento lordo annuale di quasi il 5,80% e netto del 3,80%. Considerato che il bond del Tesoro con simile scadenza offre al momento intorno al 2,50%, qui il premio è di circa il 3,30%. Ben inferiore rispetto all’emissione, quando si aggirò sopra il 3,80%.
Rischio call
Dicevamo, quotazione alta. E non soltanto perché nettamente sopra la pari. Le obbligazioni Carraro sono “callable”, cioè prevedono la facoltà per l’emittente di esercitare l’opzione di rimborso anticipato. Due le date chiave: 6 maggio 2025 e 6 maggio 2026. In quelle occasioni, la società di trasmissione per veicoli highway e trattori specializzati potrà decidere di rimborsare agli obbligazionisti il capitale ai rispettivi prezzi di 103 e 101,50. Questo significa che nel primo caso il possessore perderebbe il 3,50% ai prezzi attuali, nel secondo poco meno del 5%.
A conti fatti, i possessori delle obbligazioni Carraro non fiutano il rischio di call tra 3 mesi o 15 mesi. Se la società decidesse di procedere al rimborso nel maggio dell’anno prossimo, ai prezzi odierni il titolo offrirebbe un rendimento del 3,80%, cioè due punti percentuali in meno rispetto al rendimento alla scadenza del 2028.
Obbligazioni Carraro poco scambiate
Chi fosse d’accordo con la sensazione del mercato, secondo cui la call non ci sarà, avrebbe buone ragioni per puntare sulle obbligazioni Carraro e tenerle fino all’ultimo giorno. Il rendimento è alto e garantisce un elevato flusso di reddito ogni anno. D’altra parte, il disinvestimento anticipato potrebbe non essere così agevole. Il titolo non è molto scambiato sul secondario, essendosi trattata di un’emissione poco liquida, nell’ordine di appena 120 milioni di euro.