Obbligazioni Ecuador rendono più del 10%

Il paese sudamericano attira capitali con tassi d’interesse a doppia cifra. Caratteristiche del bond in dollari a cinque anni
10 anni fa
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L’Ecuador torna a emettere bond. L’ultima emissione di obbligazioni in dollari risale a 9 mesi fa, quando il piccolo paese sudamericano aveva collocato titoli sovrani per 2 miliardi di dollari offrendo un rendimento vicino al 8% per 10 anni. Ora l’Ecuador è tornato a collocare titoli di debito, ma in quantità minore e sulla parte media della curva offrendo, però, interessi più alti. Non bisogna infatti dimenticare che il ricordo del default da 10 miliardi di dollari dell’Ecuador non è un ricordo lontano e le banche internazionali hanno faticato non poco per raccogliere nuova provvista da fornire al paese sudamericano, benché le condizioni economiche oggi siano nettamente migliorate rispetto a 7 anni fa.

Così,   L’importo del bond da 750 milioni di dollari è stato interamente sottoscritto dagli investitori sancendo il ritorno fiducioso del Ecuador sul mercato dei capitali dopo che nel lontano 2008 il presidente Rafael Correa aveva disconosciuto gli interessi sul debito estero per 3,2 miliardi di dollari rendendo il paese di fatto insolvente. La causa del default, più che altro imputabile a fattori economici quali la caduta del prezzo del petrolio e la crisi internazionale, era imputabile anche all’abbandono della moneta nazionale nel 2000 (sucre), sostituita dal dollaro. Il debito fu quindi riacquistato dal Ecuador al 35% del valore nominale ma il paese non riuscì più a chiedere soldi in prestito per alcuni anni.   Obbligazioni Ecuador 10,50% 2020 in dettaglio   Il nuovo bond Ecuador è stato lanciato pochi giorni fa e le domande hanno superato di gran lunga l’offerta di Quito. Si tratta, in dettaglio, di una obbligazione da 750 miliardi di dollari (XS1199929826) della durata quinquennale che è stata venduta a investitori istituzionali e qualificati di tutto il mondo, soprattutto alla Cina, principale paese finanziatore dell’Ecuador. Il bond, sarà presto quotato alla borsa del Lussemburgo e pagherà una cedola fissa del 10,50% su base semestrale il 24 marzo e 24 settembre di ogni anno.
Il taglio minimo di trattazione è pari a 200.000 dollari con multipli aggiuntivi di 1.000, mentre il rendimento si aggira intorno al 10,3% considerando che i primi scambi OTC (over the counter) vedono i prezzi di qualche centesimo sopra la pari. I soldi raccolti saranno utilizzati dal Ecuador per rafforzare la posizione finanziaria dello Stato e, in particolare, per sviluppare le infrastrutture del paese e la rete di trasporti. Parte del ricavato sarà destinato anche al rimborso dell’altro titolo di stato emesso nel 2005 per 650 milioni, Repubblica del Ecuador 9,375% 2015 (USP8055QDE90) che non era finito in default. Il rating assegnato al debito del Ecuador è B+ per Standard & Poor’s e B3 per Moody’s.   Ecuador, il quadro macroeconomico è favorevole   Secondo gli analisti, benché il debito del Ecuador sia attualmente gestibile e sotto controllo, restano ancora aperte le ferite causate dal default del 2008. Gli investitori – osserva Moody’s – hanno risposto all’offerta dell’Ecuador perché sono alla disperata ricerca di rendimenti appetibili fra i paesi emergenti, nonostante i rischi. Ciò nonostante, dal default del 2008, l’Ecuador ha fatto passi da gigante e al momento risulta il più piccolo e ricco paese della regione andina. La popolazione, in costante crescita negli ultimi anni, ha superato abbondantemente i 15 milioni di abitanti con una forte concentrazione nelle grandi città e nelle aree urbane in costante espansione. L’attuale quadro macroeconomico dell’Ecuador – osservano gli esperti – presenta oggi una situazione generale favorevole, malgrado il difficile contesto internazionale. In effetti, la crescita del Pil negli ultimi anni è stata esponenziale con previsioni di crescita per il 2015 del 5%, come evidenziano i dati della Banca Centrale dell’Ecuador e altre stime di fonti internazionali. Una crescita costruita grazie alla forte politica sociale del presidente Correa. La disoccupazione è scesa al 4,1% alla fine dello scorso anno (minimo storico da almeno 25 anni), la povertà è diminuita del 27% dal 2006, la spesa pubblica per l’istruzione è più che raddoppiata, in termini reali, la spesa sociale è incrementata notevolmente, includendo una vasta espansione del credito edilizio sovvenzionato dal Governo.
I pagamenti degli interessi sul debito pubblico dell’Ecuador sono meno dell’1% del Pil, piuttosto contenuti quindi, mentre il rapporto debito pubblico/Pil è un modesto 25%. [fumettoforumright]

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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