Pessima partenza per il Ghana in questo primo scorcio di nuovo anno. Le obbligazioni emergenti in dollari dello stato africano hanno ripiegato mediamente del 10% in dieci giorni dopo avere segnato un pesante -14% nel 2021. Gli investitori si stanno tenendo sempre più alla larga da Accra, temendo che prima o poi il governo sia costretto a dichiarare default. Eppure, soltanto un anno fa il paese sorprese con l’emissione del primo Eurobond africano zero coupon (ISIN: XS2325742166). Scadenza 7 aprile 2025, debuttò sul mercato dei capitali come un quadriennale a un prezzo superiore a 78 centesimi, mentre ieri risultava sceso a 65 centesimi, pur in recupero dai minimi delle sedute precedenti.
Cos sta succedendo di preciso? Il governo non sembra in grado di tagliare il pesante deficit fiscale al 12,1% nel 2021 e che punta a contenere al 7,4% del PIL quest’anno. Il problema è che non riesce né a tagliare la spesa pubblica, né ad aumentare le entrate. Per questo, gli spread sono saliti sopra i 1.000 punti base rispetto ai Treasuries. E questa è una soglia di allarme, che caratterizza i mercati in condizioni di stress finanziario e alla vigilia di una possibile ristrutturazione del debito sovrano.
Obbligazioni emergenti “spazzatura” del Ghana
Di fatto, a questi tassi il Ghana non può più rifinanziarsi sui mercati internazionali. Il mancato accesso agli Eurobond pone un grosso interrogativo su come il paese onorerà i suoi impegni allo scadere dei prossimi bond. Con riserve valutarie ancora congrue, ma destinate ad assottigliarsi, i 27 miliardi di dollari di debito pubblico estero sono percepiti sempre più a rischio. I rating non fanno che segnalarcelo: B- per S&P, B per Fitch e B3 per Moody’s. Queste sono obbligazioni emergenti “spazzatura” e con outlook negativo nel caso di Fitch e Moody’s.
Pensate che il solo debito denominato in valuta estera ammonta a quasi il 50% del PIL.