Goldman Sachs ha emesso nel mese di dicembre nuove obbligazioni denominate in euro, a tasso fisso e “callable”. Il titolo ha scadenza di 10 anni, poiché sarà rimborsato in data 17 dicembre 2031 (ISIN: XS1610658467). La cedola è dell’1% lordo, pari allo 0,74% netto. L’emittente si riserva la facoltà di rimborsare anticipatamente il bond, a decorrere dalla data di pagamento delle cedole dal 2023 e fino alla scadenza.
Questo significa che le suddette obbligazioni Goldman Sachs garantiscono un periodo di due anni, nel corso dei quali l’investitore avrà la certezza che il titolo non sarà rimborsato in anticipo.
Vantaggi Obbligazioni Goldman Sachs: rischi molto bassi
L’ammontare emesso è relativamente basso: 80 milioni di euro. Va da sé che queste obbligazioni Goldman Sachs non abbiano alcun rischio di cambio per un investitore dell’Eurozona, essendo state emesse in euro. Quanto al rischio di credito, è teoricamente molto basso. Lo segnalano i rating delle principali agenzie internazionali di valutazione: A2 per Moody’s, BBB+ per S&P e A per Fitch.
Anche per questa ragione, il tasso offerto è molto contenuto. Tuttavia, nel caso in cui sul mercato secondario le obbligazioni Goldman Sachs dovessero scendere di prezzo, il rendimento alla scadenza salirebbe per i nuovi acquirenti. Ad esempio, ieri il titolo sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana si acquistava a 99,79 centesimi, cioè leggermente sotto la pari. Pertanto, il rendimento risultava di poco superiore all’1%.
In quale occasione dovremmo temere il rimborso anticipato? Nel caso in cui l’emittente riuscisse a rifinanziarsi sui mercati a tassi inferiori a quelli offerti dalle suddette obbligazioni. Non è un rischio molto probabile da qui al medio termine, dato che la tendenza attuale sul mercato è, semmai, rialzista sul fronte dei tassi.