Nuova emissione di obbligazioni in euro da parte di Goldman Sachs (ISIN: XS2829752620). Il bond è sbarcato sul mercato lunedì 1 luglio per l’importo di 80 milioni ed è stato rivolto al canale retail, come segnala il taglio minimo di appena 100 euro. Dopo il collocamento può essere negoziato sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana, segmento EuroMoT. La durata massima dell’investimento è di 12 anni, visto che il capitale sarà rimborsato alla scadenza dell’1 luglio 2036. Tuttavia, la banca d’affari statunitense si riserva la facoltà di esercitare la call già al termine del primo anno e fino all’undicesimo anno, in occasione di ogni data di pagamento della cedola.
Cedole decrescenti fino a scadenza
A proposito di cedola, le nuove obbligazioni Goldman Sachs offrono un tasso lordo annuale decrescente secondo il seguente schema:
- 8,50% per i primi due anni
- 4% per il terzo e quarto anno
- 2,50% dal quinto all’ottavo anno
- 1,50% dal nono al dodicesimo anno
Come potete notare, esse si rivelano molto generose nel primo biennio, quando la cedola netta sarà del 6,29%. Un tasso elevato anche di questi tempi. La discesa arriverà con il terzo anno, quando il tasso netto si sgonfierà al 2,96%. La remunerazione per l’investitore crollerà all’1,50% lordo o 1,11% netto per gli ultimi quattro anni. In media, le obbligazioni Goldman Sachs offriranno il circa il 3,42% lordo, pari al 2,53% netto.
Rimborso anticipato possibile dopo primo anno
Tuttavia, non è detto che bisognerà attendere la scadenza per vedersi restituito il capitale alla pari. In caso di rimborso anticipato, la durata dell’investimento nelle obbligazioni Goldman Sachs risulterà inferiore. Questo scenario è tanto più probabile quanto più i tassi di mercato scenderanno nei prossimi anni. L’emittente potrebbe trovare più conveniente estinguere l’attuale debito con l’accensione di un altro a costi inferiori. Per l’obbligazionista si definisce rischio di reinvestimento, che consiste nel ritrovarsi senza le cedole per il periodo rimanente ipotizzato e con un capitale da reimpiegare a tassi possibilmente inferiori.
Questo rischio, tuttavia, risulta attenuato proprio dalla struttura decrescente delle cedole. Le obbligazioni Goldman Sachs diverranno sempre meno generose nel tempo. Immaginate se il rimborso anticipato avvenisse dopo il quarto anno: l’investitore perderebbe cedole al 2,50% e 1,50%. Avrebbe verosimilmente modo di reinvestire il capitale a tassi non troppo dissimili sul mercato. D’altra parte, proprio per questa ragione è immaginabile che l’esercizio della call avvenga soprattutto entro i primissimi anni, quando la convenienza per l’emittente risulterebbe maggiore.
Obbligazioni Goldman Sachs, rischio di credito basso
Le obbligazioni Goldman Sachs vantano rating medio-alti: BBB+ per S&P, A per Fitch e A2 per Moody’s. Il rischio di credito insito in queste valutazioni è basso. Chiaramente, il rendimento alla scadenza del bond dipenderà anche dal prezzo di acquisto. Per chi riuscisse a spuntarne uno sotto la pari sul mercato secondario, il rendimento sarà più alto di quello medio annuale sopra indicato. Viceversa per coloro che acquisteranno a prezzi sopra la pari.