Obbligazioni Intesa Sanpaolo in dollari con cedola decrescente, ecco le tre emissioni

Intesa Sanpaolo ha emesso obbligazioni in dollari in tripla tranche con cedole decrescenti e rivolte ai piccoli investitori italiani.
2 mesi fa
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Bond perpetuo di Intesa Sanpaolo, rimborso anticipato
Bond perpetuo di Intesa Sanpaolo, rimborso anticipato © Licenza Creative Commons

La scorsa settimana Intesa Sanpaolo ha emesso nuove obbligazioni in dollari Usa in tripla tranche, rivolte ai piccoli investitori italiani. Sono titoli senior unsecured, cioè ordinari e non subordinati. Le agenzie di rating assegnano loro giudizi medi: BBB per S&P e Fitch, Baa1 per Moody’s. Il rischio di credito risulta essere, pertanto, relativamente basso. Il taglio minimo è stato fissato in 2.000 dollari, circa 1.835 euro, cosa che rende l’investimento accessibile un po’ a tutte le famiglie. Infine, la loro quotazione è avvenuta sul Mercato obbligazionario Telematico e all’EuroTlx di Borsa Italiana.

Condizioni tranche emesse

La prima tranche delle nuove obbligazioni Intesa Sanpaolo riguarda la scadenza 11 ottobre 2030 (ISIN: XS2918234670). Il bond offre una cedola annua lorda del 7% per il primo anno, del 4,50% per il secondo e terzo anno e del 3,50% dal quarto al sesto anno. Nell’intera durata, effettuerà pagamenti pari al 26,50% del capitale nominale. La media annua si attesta al 4,42% lordo, il 3,27% netto.

La seconda tranche delle obbligazioni Intesa Sanpaolo ha scadenza 11 ottobre 2032 (ISIN: XS2918233276). In questo caso, la cedola iniziale resta al 7% per il primo e secondo anno, scendendo al 4,50% al terzo e quarto anno e, infine, al 3,50% dal quinto all’ottavo e ultimo anno. La cedola media annua risulta pari al 4,625%, circa il 3,42% netto.

Infine, terza tranche delle obbligazioni Intesa Sanpaolo con scadenza 11 ottobre 2034 (ISIN: XS2918234084). Cedola molto generosa per i primi due anni al 9%. Scenderà al 5% per il terzo e quarto anno, dopo ancora al 3,50% dal quinto al decimo anno. In questo caso, cedola media annuale del 4,90% lordo, pari al 3,63% netto.

Rischio di cambio

Possiamo intuire che i rendimenti offerti all’emissione siano relativamente elevati. Tuttavia, l’investitore si assume il rischio di cambio per il caso in cui il dollaro perdesse valore contro l’euro. Se accadesse, il capitale e le stesse cedole dopo la conversione risulterebbero deprezzati e intaccherebbero il rendimento medio atteso.

Possibile finanche che questi venga azzerato o diventi negativo se il cambio euro-dollaro salisse velocemente nei prossimi anni.

Obbligazioni Intesa Sanpaolo, cedole step-down appetibili

Qual è il senso delle cedole step-down o decrescenti offerte dalle obbligazioni Intesa Sanpaolo? Esse garantiscono un flusso di reddito elevato in una fase iniziale, adeguandosi successivamente alle mutate condizioni di mercato. I tassi di interesse sono alti in questa fase sia negli Stati Uniti che nell’Eurozona. Stanno già scendendo e saranno ancora più bassi nel medio termine. Dunque, l’emittente ha voluto offrire al mercato retail cedole inizialmente elevate per rendere le sue obbligazioni più appetibili, scontando un loro calo negli anni seguenti, pur sempre verosimilmente in linea con i livelli di rendimento pretesi dagli investitori.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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